Il primo autobus alimentato a biodiesel in Africa ha fatto ieri il suo viaggio inaugurale da Kigali a Bujumbura. Il biodiesel utilizzato è prodotto in Rwanda dall'Istituto di Ricerca Scientifica e Tecnologica (IRST) ed è ottenuto da olio di palma, di Jatropha e da alberi Moringa, materie prime attualmente importate dai paesi limitrofi del Burundi e Repubblica Democratica del Congo. L'Istituto ha attualmente una capacità produttiva giornaliera di soli 2.000 litri.Il Rwanda dovrebbe quindi incentivare la coltura delle piante idonee a fornire le materie prime utilizzate nella produzione di biodiesel, senza che ciò comporti, secondo il Ministro delle foreste e delle miniere, Christopher Bazivamo, l'abbandono della produzione di colture alimentari.Secondo Bazivamo, la pianta come la jatropha può essere, infatti, coltivata lungo le strade e come recinzione in aziende agricole e potrebbe aiutare gli agricoltori a integrare i loro magri guadagni. I lettori di questo blog sanno molto della jatropha perché l’argomento è stato trattato ampiamente e da molto tempo, purtroppo senza riscuotere il necessario interesse presso gli amici rwandesi.
Più volte abbiamo ventilato le potenzialità che la coltura della jatropha potrebbe avere; da ultimo nell’ultima missione 2009 abbiamo interessato la Scuola di agricoltura di Nyagahanga (EFA) perché desse vita a un vivaio per produrre piantine di jatropha da distribuire ai contadini della zona. Per ora si è provveduto alla semina su terreni della parrocchia di Nyagahanga, ottenendo le prime piante ( vedi foto a sinistra), avendo così la conferma sulla fattibilità del progetto. Ora sarebbe tempo che si desse avvio al vivaio presso l'EFA, provvedendo all'approvigionamento dei semi necessari.
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