"Prima ancora che il diritto a emigrare, va riaffermato il diritto a non emigrare, cioè a essere in condizione di rimanere nella propria terra". Benedetto XVI


sabato 29 giugno 2019

I Vescovi dei Grandi Laghi per un rilancio della Dottrina Sociale della Chiesa


Edizione per il Rwanda
I Vescovi di Burundi, Repubblica Democratica del Congo (RDC) e Rwanda, riuniti nella 13esima Assemblea Plenaria dell’Associazione delle Conferenze Episcopali dell’Africa Centrale (ACEAC), che si è tenuta dal 24 al 26 giugno a Kinshasa, hanno, tra l'altro, preso in esame la situazione socio politica dell'area dei Grandi Laghi. Al riguardo, hanno manifestato preoccupazione “Per l'attivismo dei gruppi armati e l'insicurezza nelle aree di confine tra i nostri tre Paesi, causa di numerose vittime e di migrazione di popolazioni” e vicinanza "a tutte le vittime della violenza, dell'ingiustizia e dell'ebola, che affidiamo a Dio nelle nostre preghiere". "Incoraggiamo i responsabili politici a sviluppare il dialogo come mezzo per la risoluzione dei conflitti” affermano i Vescovi dell’ACEAC, che ribadiscono il loro impegno su questioni quali: migrazioni, risorse naturali, ambiente, giustizia, pace, riconciliazione, sfruttamento delle risorse minerarie. “L'accompagnamento degli attori politici nella promozione dello Stato di diritto nella zona ACEAC ci sembra una dimensione intrinseca del Vangelo e della nostra missione” sottolineano i Vescovi.A questo proposito i membri dell’ACEAC hanno deciso di integrare l'Insegnamento sociale della Chiesa nella formazione dei futuri sacerdoti ed hanno raccomandato lo sviluppo di programmi strutturati e sistematici per la durata della formazione. “La loro preoccupazione è quella di ridurre il divario tra la formazione teorica ricevuta durante la formazione e le esigenze pratiche che i sacerdoti descrivono nell'adempimento della loro missione”.
Al riguardo, ricordiamo la disponibilità di un agile strumento didattico come la Sintesi del Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa pubblicato dall'Ass. Kwizera.
Nel corso dell’Assemblea è stato eletto Presidente dell'ACEAC Sua Ecc. Mons. Marcel Madila, Arcivescovo di Kananga della Repubblica Democratica del Congo; mentre Sua Ecc. Mons. Vincent Harolimana, Vescovo di Ruhengeri in Rwanda è stato eletto Vicepresidente e Sua Ecc. Bonaventure Bizimana, Vescovo di Rutana in Burundi come secondo Vicepresidente.

venerdì 21 giugno 2019

Avviata la prima raffineria d'oro ruandese al servizio dell'intera Africa


Il Rwanda si è dotata della sua prima raffineria d'oro, operativa da marzo, frutto di una joint venture paritaria tra un’azienda americana-Hilly Metals Company, una locale, Aldabra. L'impianto da $ 5 milioni si trova nella zona economica speciale di Kigali, nel distretto di Gasabo. La nuova struttura ha una capacità di affinare 6 tonnellate di oro al mese, circa 220 chilogrammi al giorno.La compagnia acquisterà oro da tutta l'Africa e lo trasformerà in purezza del 99,99%.  In tal modo il Rwanda si accredita come operatore in grado di dare valore aggiunto ai minerali africani, per la gran parte venduti sui mercati internazionali allo stato grezzo, scontando quindi prezzi inferiori. Secondo i dati del Rwanda Mines, Petroleum & Gas Board (RMB), le esportazioni di minerali del Rwanda hanno generato $ 399 milioni nell'anno finanziario 2017-2018.Il Paese si prefigge di generare 600 milioni di dollari di proventi da esportazione di minerali nel 2018-2019.A gennaio di quest'anno erano già stati generati $ 373 milioni.Il settore minerario è cresciuto ad un tasso medio del 20% dal 2006 al 2007.Le attività minerarie e estrattive in Rwanda danno lavoro a più di 40.000 persone. Il Paese punta ad aumentare ulteriormente i proventi delle esportazioni di minerali a $ 800 milioni entro il 2020 e $ 1,5 miliardi all'anno entro il 2024.

venerdì 14 giugno 2019

Ecco il bilancio previsionale 2019/20 del Rwanda


Il  ministro delle finanze e della pianificazione economica del governo ruandese, Uzziel Ndagijimana, ha presentato ieri il budget  previsionale per l'anno fiscale 2019/2020, che prevede un totale di bilancio  di 2,876 miliardi di  Franchi ruandesi-Rwf, pari a euro 2,804 miliardi al cambio di 1 euro=1026Rwf. All'attività ordinaria e alle spese ricorrenti  sono destinati Rwf 1.424,5 miliardi, pari al 49,5% del budget, lasciando una quota destinata allo sviluppo pari a 1.396,2 miliardi di Rwf,  48,5% del budget totale.Il ministro  Ndagijimana ha detto che la quota del budget destinata alle spese ordinarie nel prossimo anno fiscale è ridotta dell'1% rispetto all'anno in corso, mentre la quota del budget per lo sviluppo è aumentata dell'1%, confermando così lo sforzo del governo di contenere le spese correnti per concentrarsi maggiormente sulla spesa per lo sviluppo.Per la parte ordinaria, all'istruzione è destinato il 10,74% del budget (7,9 % Italia, media UE 10,2 %) mentre alla sanità va l'8,15%. In linea con gli obiettivi chiave del National Strategy for Transformation (NST1), gli investimenti nel prossimo anno fiscale andranno a settori prioritari destinati a trasformare rapidamente l'economia del paese, come progetti e attività che contribuiranno alla creazione di 213.198 posti di lavoro dignitosi e produttivi.
Altre attività da finanziare comprendono la revisione dei piani generali delle città secondarie e il miglioramento delle infrastrutture e dei servizi di trasporto nelle aree urbane e rurali, il miglioramento delle infrastrutture di trasporto aereo e la promozione di un'economia basata sulla conoscenza, rendendo operativo il Fondo per l'innovazione del Rwanda e altri centri di eccellenza.Finanziamenti significativi saranno destinati alla promozione dell’industria per aumentare le esportazioni, dell'agricoltura e ad aumentare l'accesso all'elettricità e all'acqua. Gli investimenti andranno anche a progetti per migliorare l'accesso all'istruzione e all'assistenza sanitaria di qualità, all'assistenza sociale alle famiglie bisognose e allo sradicamento della malnutrizione e dell'arresto della crescita.Saranno fatti anche sforzi per investire nel miglioramento della fornitura dei servizi attraverso il potenziamento dei servizi offerti online e il rafforzamento della giustizia, della legge e dell'ordine.Il governo prevede di finanziare il bilancio 2019-20 attraverso risorse nazionali per un valore di 1.963,8 miliardi di Rwf, pari al 68,3% dell'intero budget.Di queste risorse, le entrate del gettito fiscale sono stimate in 1.535,8 miliardi di Rwf, pari al 53,4% del budget totale, mentre le entrate non fiscali sono stimate in 190,4 miliardi di Rwf, pari al 6,6% del budget totale.Il resto del bilancio sarà finanziato da fonti esterne per un valore di Rwf 906,7 miliardi, che rappresentano il 31,5% del bilancio totale e comprendono sovvenzioni per un valore di Rwf 409,8 miliardi (14,2%) e prestiti per un valore di Rwf 497,0 miliardi (17,3 per cento). 
 


giovedì 13 giugno 2019

Il Rwanda mette fuori legge gli articoli monouso in plastica


Come anticipato in un precedente post, il Parlamento ruandese ha approvato un disegno di legge che vieta la fabbricazione, l'importazione, l'uso e la vendita di articoli in plastica monouso in Rwanda. Le materie plastiche monouso sono materie plastiche che vengono utilizzate una sola volta prima di essere gettate via o riciclate; tra gli altri, includono: sacchetti di plastica, tazze, cannucce, agitatori per caffè, bibite e bottiglie d'acqua, e la maggior parte dei materiali di imballaggio per alimenti. Già dal 2009 in Rwanda erano vietate le borse di plastica. La nuova legge prevede severe sanzioni per chi violerà le nuove disposizioni.

giovedì 6 giugno 2019

Tutte le attività economiche saranno presto soggette alla fatturazione elettronica

E’ in discussione alla Camera bassa del Parlamento una proposta di legge di modifica di talune  procedure fiscali che in caso di approvazione renderebbe obbligatoria la fatturazione elettronica per tutte le imprese, tranne quelle esentate dal governo. Finora la fatturazione elettronica era prevista per le sole imprese che, superando un certo fatturato, rientravano nel regime di applicazione dell'imposta sul valore aggiunto (IVA). L'articolo 15 della proposta di modifica della legge sulla tassazione stabilisce che "una persona che svolge un'attività imponibile deve emettere una fattura generata da un sistema di fatturazione elettronica certificato dall'amministrazione fiscale". Un ordine del Ministro determinerà le modalità e le condizioni da soddisfare nell'uso del sistema di fatturazione elettronica, nonché le persone che non saranno obbligate a utilizzare tale sistema. Naturalmente sono previste pesanti sanzioni amministrative e  pecuniarie  per chi non si adeguerà alle nuove disposizioni L’iniziativa mira naturalmente ad espandere la base imponibile ed è la conferma di come le autorità ruandesi perseguano la costruzione di un modello amministrativo che si conforma alle migliori pratiche a livello mondiale, grazie anche al buon livello di digitalizzazione raggiunto dal Paese, sia nel settore pubblico che in quello privato.