"Prima ancora che il diritto a emigrare, va riaffermato il diritto a non emigrare, cioè a essere in condizione di rimanere nella propria terra". Benedetto XVI


martedì 26 ottobre 2010

In Rwanda c'è meno corruzione che in Italia

E’ stata presentata oggi dall'ong Transparency International la classifica sul livello di corruzione percepito (CPI) nei 178 paesi presi in esame. Il Corruption Perceptions Index (CPI) si è affermato come il parametro più credibile al mondo per misurare la corruzione nel settore pubblico.Oltre ai casi di corruzione in senso stretto, influiscono sul CPI tutte le questioni di malgoverno della cosa pubblica in senso lato che si manifestano in un paese. I Paesi ottengono un punteggio da zero a 10 (con zero che indica livelli elevati di corruzione e 10 bassi). La classifica per il 2010 è aperta dalla Danimarca, Nuova Zelanda e Singapore con un punteggio di 9,3 ed è chiusa da Iraq, Afghanistan con un punteggio di 1,4 e Somalia con 1,1.
L'Italia è al 67esimo posto, con un punteggio di 3,9, arretrando di quattro posizioni rispetto all’anno precedente, preceduta dal Rwanda piazzatosi al 66esimo posto con un punteggio di 4,0, in risalita dal 89esimo posto del 2009. Il Rwanda è tra i paesi africani più virtuosi, preceduta in classifica solo da Botswana (5,8), Sud Africa (4,5), Namibia (4,4), Tunisia (4,3) e Ghana (4,1).

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