"Prima ancora che il diritto a emigrare, va riaffermato il diritto a non emigrare, cioè a essere in condizione di rimanere nella propria terra". Benedetto XVI


venerdì 2 luglio 2010

Scuola di cucito: prima fornitura

Alcune delle ragazze, che nei mesi scorsi avevano seguito  il corso di cucito tenutosi  presso il Centro sociale Alberto G. di Nyagahanga, volendo mettere a frutto le capacità acquisite, stanno cercando di dare vita a un laboratorio di confezionamento di divise scolastiche. Proprio in questi giorni hanno ultimato la loro prima fornitura  a favore della scuola di agricoltura-EFA che aveva richiesto 146 gonne per le divise delle proprie studentesse.Forti di questa prima loro fornitura, che ha dimostrato la bontà del loro apprendistato, vorrebbero essere aiutate a dare vita a una vera e propria attività artigianale nei locali del Centro. Come riferito in altra occasione ce ne sarebbero i presupposti vista la disponibilità degli spazi necessari, delle attrezzature (una decina di macchine per il cucito), delle lavoranti e di una potenziale domanda di divise scolastiche. Come noto, infatti, le scuole rwandesi di ogni ordine e grado richiedono ai propri alunni di presentarsi in aula in divisa. Alle elementari sono le famiglie che si procurano la divisa presso il sarto del villaggio, mentre per molte scuole superiori è la stessa scuola che provvede a fornire le divise più o meno sofisticate: a Kigali si vedono studenti che sembrano usciti da un college inglese, mentre nei villaggi, soprattutto alle elementari, le divise sono spesso malandate.
 La domanda non dovrebbe quindi mancare se si fosse in grado di fornire divise di buona qualità, per taglio, confezionamento e tessuti,  e a prezzi competitivi rispetto a quelli attualmente presenti sul mercato dei villaggi.Bisogna  quindi  predisporre un piccolo business plan per valutare la fattibilità dell'iniziativa e se poi, all'esito di una verifica circa i possibili sbocchi commerciali e la struttura dei costi, si dovesse pervenire alla conclusione circa la fattibilità del progetto si potrà procedere dando vita, solo se strettamente necessario secondo le normative commerciali rwandesi, a una piccola cooperativa. A quel punto, il laboratorio potrebbe fungere anche da luogo di apprendistato per nuove ragazze che, affiancando le più esperte, potranno con il tempo, come succede in ogni laboratorio artigianale, apprendere a cucire per utilizzare questa loro capacità a casa propria o per rafforzare il numero delle lavoranti del laboratorio se il successo arriderà all'iniziativa.
L'Associazione Kwizera non mancherà di dare il proprio appoggio e supporto tecnico per permettere che questo progetto decolli, per poi passare il testimone a queste giovani che dovranno  fare in modo che l'iniziativa proceda autonomamemnte, diventando protagoniste del proprio futuro. 

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