"Prima ancora che il diritto a emigrare, va riaffermato il diritto a non emigrare, cioè a essere in condizione di rimanere nella propria terra". Benedetto XVI


giovedì 10 aprile 2014

Atlas: una fotografia realistica dell'attuale Rwanda

In questa settimana tutta la stampa italiana, come peraltro quella internazionale, ha dedicato molto spazio alla commemorazione del ventesimo anniversario della tragedia rwandese. Per la verità raramente le ricostruzioni sono andate al di la' dei soliti cliche' e delle solite semplificazioni, sia nella ricostruzione dei fatti del 1994 che nella rappresentazione della situazione attuale, sempre piuttosto scontata.Per questo ci piace segnalare questo articolo apparso  sul sito Atlas a firma di  Celine Camoin, che, come recita il titolo, ricostruisce la situazione attuale del Rwanda in maniera puntuale, senza passare sotto silenzio anche le ombre che costellano lo scenario rwandese. Il lettore potrà farsi un'idea dell'odierno Rwanda a nostro avviso conforme a quanto riscontrabile in loco da chi conosca Kigali ma anche la realtà dei villaggi della campagna rwandese. L'articolo si accredita anche per una particolarità: se si fa una ricerca su Google, limitatamente alle notizie apparse in italiano nell'ultima settimana, si scopre che Atlas web è l'unica testata giornalistica, con la sola eccezione di Rainews, che abbia citato, parlando dell'attuale situazione politica del Rwanda, la dissidente politica  Victoire Ingabire, condannata a 15 anni di  carcere.

Rwanda: a 20 anni dal genocidio, dopo il buio la luce ma anche le ombre
Vent’anni fa si apriva il capitolo più buio della storia moderna del Rwanda, un paese grande come la Sicilia nel quale in circa tre mesi si consumò un barbaro genocidio costato la vita a centinaia di migliaia di persone, tra le 500 e le 800.000, individui appartenenti alla comunità tutsi, ma anche hutu moderati che cercarono di aiutare i connazionali oggetto del piano di sterminio messo a punto dalle milizie interahamwe. Oggi il Rwanda è una delle nazioni più stabili e fiorenti dell’Africa subsahariana, con un tasso di crescita economica per il 2014 previsto al 7,2% dalla Banca Mondiale. La strategia di sviluppo e di sostegno agli investimenti è ampiamente apprezzata dalla comunità internazionale, così come i buoni risultati raggiunti in ambito sanitario e sociale. continua a leggere

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