I dati forniti dal Ministero
dell'Istruzione relativi all’andamento dei risultati scolastici conseguiti
dagli studenti che si sono sottoposti agli esami al termine del ciclo
scolastico secondario, come già nel passato, evidenziano come gli studenti
delle scuole cattoliche eccellano nelle diverse classifiche.
In particolare si sono fatti onore gli studenti dei
diversi Petits Séminaires operanti in Rwanda, quelli di Rwesero,
di Nkumba, di Nyundo,di Kabgayi e di Karubanda, ma anche quelli di
altre scuole tenute da religiosi come Groupe Scolaire San Giuseppe
Kabgayi, Groupe Scolaire St. André, Ecole de Sciences de Byimana, Groupe
officiel de Butare. Anche le studentesse della scuola femminile GS St
Bernadette de Save-Huye sono segnalate tra quelle con i punteggi più alti. Lo
stesso Ministro della Pubblica Istruzione, Vincent Biruta, ha riconosciuto
questa leadership educativa delle scuole cattoliche, sottolineando
come "Le scuole cristiane come quelle guidate
da suore e religiosi hanno sempre a cuore i
propri studenti, sono dotate di un'ottima struttura gestionale e
organizzativa, dedicano tempo importante agli studenti e pregano sempre per
loro".
Per spiegare il segreto di questa performance delle scuole
cattoliche, The New Times ha visitato la Byimana Science School, (ex Ecole de
Science de Byimana), fondata nel lontano 1952 e gestita dai Fratelli Maristi a
Ruhango nella provincia meridionale, che ha piazzato ben quattro dei suoi studenti
fra i primi dieci nelle materie scientifiche. Secondo il cronista, già
entrando nella scuola, non si può non notare la serenità e il silenzio e come
tutti gli studenti siano in classe ad ascoltare i loro insegnanti. Sottolineatura
quanto mai opportuna visto che in altre scuole capita spesso di
imbattersi in studenti che bighellonano all’esterno delle
aule durante l’orario delle lezioni. Secondo il preside, fratel
Alphonse Gahima, il successo dipende da vari fattori tra cui essere una scuola
emanazione della chiesa che richiede un certo livello di impegno religioso tra
gli studenti, avere livelli elevati di disciplina tra gli studenti e un
efficiente sistema di gestione della scuola.E’ la vocazione educativa della
Chiesa come completamento di quella primaria di predicazione del
Vangelo, la vera discriminante che fa la vera differenza, secondo Hahima,
rispetto alle altre scuole. C’è poi da sottolineare la particolare
attenzione al rispetto delle regole e della disciplina a cui sono
chiamati tutti gli studenti, l’attenta gestione del corpo insegnanti e
l’organizzazione didattica ed extra didattica che impegnano completamente gli
studenti, ai quali viene anche inculcata una particolare attenzione alla
lettura .
Come si vede un buon modello a cui
ispirarsi, anche per alcune scuole cattoliche che con il tempo hanno perso un
po’ dello smalto iniziale, quando a partire dagli inizi del periodo
coloniale furono pioniere nell’istruzione del popolo rwandese.
Quante strutture anche importanti sparpagliate sul territorio rwandese
potrebbero essere rilanciate, anche ripensando i contenuti didattici per
renderli più spendibili anche sul mercato del lavoro locale, dove a fianco
delle tradizionali attività riconducibili all’agricoltura se ne stanno
affacciando di totalmente nuove. Un discorso a parte meritano i numerosi
Petits Séminaires; magari ne riparleremo in futuro.
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