Il ritorno a
Nyinawimana riserva sempre delle piacevoli sorprese. Il dinamico parroco, l’Abbé
Jean Marie Viannay ci ha fatto trovare la collina trasformata in un vero e
proprio cantiere. Infatti, sono in piena fase realizzativa diverse iniziative. La più significativa è
l’approntamento di una grande serra, ormai in fase di ultimazione, destinata alla coltura delle sementi con particolari
tecniche di coltivazione che ne dovrebbero migliorare la qualità. Ricordiamo,
in proposito, che la fattoria di Nyinawimana è riconosciuta come uno dei centri
nazionali per il miglioramento delle sementi e per la loro diffusione tra i
contadini del territorio circostante. Due edifici in avanzato stato di
completamento porteranno all’ampliamento della ricettività del Centro Izere
dove sono ospitati diversi portatori di gravi handicap. L’altro edificio sarà
invece destinato ad ospitare un laboratorio di cucito. Mentre è stato
abbandonato l’allevamento delle capre, che si è preferito appoggiare sulle
famiglie, si sta puntando decisamente sull’allevamento del pollame con
l’incubatrice che, dopo aver avuto alcuni problemi connessi all’alimentazione elettrica, che verranno
definitivamente superati con un impianto solare, è entrata in piena produzione.
Presto i pulcini, che abbiamo visto saltellare in un apposito locale a temperatura
controllata, arriveranno a formare una batteria di galline ovaiole che in
affiancamento all’allevamento dei conigli, dei maiali e dell’apicoltura, ormai
entrata a regime, completerà la linea di allevamento della fattoria. Nel
frattempo si è consolidata la produzione di latte, grazie a una stalla di una
quindicina vacche. Non dimentichiamo poi la produzione agricola che garantisce,
sui 22 ettari terrazzati, raccolti significativi di patate, mais e grano. Si può
dire che dopo anni, a volte caratterizzati
anche da qualche difficoltà, la fattoria di Nyinawimana sia diventata
una realtà importante a livello rwandese.
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