Adozioni e progetto batwa
Prima giornata di lavoro a Byumba
per i volontari Kwizera.Un gruppo, coadiuvato dai referenti locali Pascasia e
Bernard, si è dedicato, per l’intera, alla verifica delle adozioni, incontrando i
bambini inseriti nel programma e verificando le nuove candidature che andranno
a rimpiazzare i ragazzi che per limiti di età hanno ormai concluso il periodo
di permanenza nel progetto. Nel pomeriggio altri volontari hanno incontrato la
comunità batwa di Kibali, unitamente all’agronomo
Michel della fattoria di Nyinawimana. E’ stato possibili prendere cognizione
del lavoro fatto per mettere a coltura la prima parte dei terreni terrazzati l’anno
scorso. Si sono appresi i dettagli dei
risultati conseguiti di cui abbiamo già riferito in un precedente post.
Quaranta quintali di patate sono state distribuiti tra tutti i quarantasette
nuclei familiari che formano la comunità. Anche le poche famiglie che non
avevano aderito alle due associazioni che avevano svolto i lavori agricoli sono
state destinatarie di parte del raccolto; di fronte a tale gesto si sono
ricredute sulla bontà del progetto e hanno dichiarato la propria disponibilità
a essere parte attiva nella nuova stagione agricola. I residui ventisei
quintali del raccolto sono stati per metà venduti a cento franchi al kilo, il
cui ricavato è stato reso disponibile a chi ha prestato la propria opera
lavorativa, mentre l’altra metà è stata immagazzinata al centro sementi della
fattoria di Nyinawimana per essere utilizzato per la semina sui nuovi terreni
che saranno messi a coltura nella prossima stagione mentre, iIn una logica di
rotazione dell’utilizzo dei terreni, l’ettaro coltivato a patate quest’anno
sarà seminato con mais. Dopo la negativa esperienza della coltivazione dei
fagioli di cui abbiamo già riferito, (non sono arrivati a maturazione perché i
batwa hanno pensato bene di utilizzare i sostegni in legno come legna da ardere), si sta valutando di assegnare le
sementi perché ogni famiglia provveda a seminare i terreni adiacenti alla
propria casa. Nel complesso, a detta dell’agronomo che segue il progetto, la
risposta dei batwa è stata complessivamente positiva. Di fronte ai risultati
concreti di cui hanno potuto beneficiare,
già hanno iniziato, di propria iniziativa, a preparare i nuovi terreni per le
future lavorazioni. Ricordiamo che a fronte dei due ettari e mezzo di terreno
coltivato in questa prima parte del programma, ce ne sono altri cinque ancora
da valorizzare. Alla luce di tutto ciò si può ben comprendere la portata che il
progetto avrà per la vita di questa comunità.
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