"Prima ancora che il diritto a emigrare, va riaffermato il diritto a non emigrare, cioè a essere in condizione di rimanere nella propria terra". Benedetto XVI


lunedì 22 gennaio 2018

In Rwanda, appalti on line snelliscono le pratiche e contrastano la corruzione

Grazie al sistema di  sistema e-procurement, la gestione degli appalti pubblici online, entrato in funzione  sei mesi fa, è diventata più snella e, soprattutto, si sta rivelando un efficace strumento per prevenire le pratiche scorrette che possono caratterizzare le gare pubbliche, come la falsificazione di documenti e la corruzione. Sono 137, su un totale di 150, le istituzioni pubbliche, utilizzanti fondi del bilancio nazionale, che fanno ricorso al sistema su circa 150 agenzie nel paese. Sull’altro fronte, gli imprenditori registrati nella piattaforma di offerta online sono al momento 3.493 su 5.000 che solitamente partecipano alle offerte pubbliche.  A partire da dicembre 2017, sui 2.000 appalti pubblici  messi a bando, oltre 1.300 sono stati gestiti tramite il nuovo sistema in modo tempestivo, tanto che, ad oggi, sono già stati firmati 839 contratti. Nel frattempo, già 180 imprenditori sono stati inseriti nella lista nera per aver operato scorrettamente attraverso la falsificazione dei documenti di gara. Secondo gli stessi imprenditori il sistema aiuta l'offerente a risparmiare tempo, perché la maggior parte dei documenti amministrativi necessari sono ora fornitisu, richiesta dell'offerente, in forma elettronica da istituzioni come le banche, l'Agenzia delle entrate  e il Consiglio di sicurezza sociale. Vengono così meno tutte le spese connesse con la produzione della documentazione cartacea, che per certi appalti arrivava a dover produrre fino a 5 copie di documentazione per un ammontare di 1500 fogli, con i conseguenti costi di riproduzione. Ma quel che più conta è l'efficia che lo strumento ha nella lotta contro la corruzione. Infatt, per garantire la trasparenza nelle procedure di gara, il sistema è concepito in modo tale da ridurre il contatto fisico tra l'offerente e l'ente appaltante e ha una misura di sicurezza in base alla quale solo la persona giusta (offerente) può accedere alle informazioni sul proprio documento, mentre il comitato di gara può accedervi al momento giusto (giorno di apertura delle offerte). Il sistema, che si inserisce nel più ampio progetto di digitalizzazione del paese,  è stato sviluppato nel 2015, richiedendo un investimento di 5 milioni di euro,  ed è stato lanciato come progetto pilota in otto istituzioni pubbliche, compresi ministeri e distretti, nel 2016/2017. 

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