La tabella che proponiamo qui di seguito è stata rilasciata nei giorni scorsi dal Ministero del Governo Locale e fotografa la situazione delle famiglie rwandesi sulla base del grado di vulnerabilità sociale ed economica. Si tratta di una classificazione che rientra nel programma Ubudehe, un programma mirante a individuare le fasce sociali più deboli così da permettere ai cittadini vulnerabili l'accesso ai servizi di base come l'assistenza sanitaria gratuita attraverso Mutuelle de Santé. Esso comprende anche programmi volti a ridurre la povertà come il programma Girinka ( una mucca per famiglia), piuttosto che borse di studio per gli studi universitari.
La nuova
classificazione del Ubudehe ha quattro categorie, invece delle sei dell'edizione precedente che aveva causato qualche malcontento nella popolazione a causa di alcuni errori che avevano collocato taluni nuclei familiari in una categoria che precludeva l'accesso ai benefici per i più vulnerabili.
Categorie
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|||
famiglie
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Popolazione
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(%)
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categoria 1
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376,192
|
1,480,167
|
16.0
|
categoria 2
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703,461
|
3,077,816
|
29.8
|
categoria 3
|
1,267,171
|
5,766,506
|
53.7
|
categoria 4
|
11,664
|
58,069
|
0.5
|
Totale
|
2,358,488
|
10,382,558
|
100
|
- Categoria I è costituito dai più
poveri, coloro che non hanno una casa, e neppure sono in grado di permettersi un affitto, e coloro che non possono permettersi un adeguato regime nutrizionale e altre necessità di
base.
- Categoria II comprende chi ha
un'abitazione o è in grado di affittarne una, ma raramente
ottiene posti di lavoro a tempo pieno, dovendosi accontentare di lavori saltuari.
- Categoria III vi fanno parte le famiglie che possono contare su fonti di reddito da lavoro autonomo o da lavoro dipendente nel settore privato o pubblico, e da attività collaterali in particolare in campo agricolo.Vi sono compresi gli uomini d'affari che possono impiegare fino a una dozzina di persone.
- Categoria IV rappresenta le famiglie molto ricche ( grandi agricoltori, grandi uomini d'affari e alti quadri dei settori pubblico e privato).
I dati vanno letti con una certa cautela, tenendo conto che tendenzialmente la Categoria I , peraltro ridottasi al 16% dal 24% del 2012, potrebbe essere sottostimata, oltre che per motivi d'immagine anche per il fatto che maggiore è il numero di chi vi rientra e maggiore è l'esborso a carico del bilancio dello stato per l'erogazione di forme di assistenza pubblica in forma gratuita.
Ottimistico sembra anche il dato della Categoria III, secondo cui il 53,7 per cento di tutte le famiglie del paese, rappresentanti oltre 5,7 milioni di persone, sono percepite come benestanti, secondo i richiamati criteri.
Forse il dato più realistico è da ricercarsi in quelle 11.664 famiglie, che rappresentano lo 0,5 per cento del totale delle famiglie, definite come ricche. Probabilmente, anche limitandosi a quello che si vede nella sola capitale, il dato potrebbe essere addirittura sottostimato.
Per quanto attiene la distribuzione territoriale delle varie categorie, si rivela la prevalenza di famiglie della Categoria I nella Provincia dell'Ovest (29,1 per cento), della Categoria II nella provincia
orientale (26,3 per cento), la Categoria III è concentrata nel Provincia Sud (26,5 per cento), mentre la Categoria IV è ovviamente prevalente nella città di Kigali (57,6 per
cento).
Ricordiamo che i dati della nuova Ubudehe saranno utilizzati per scopi di pianificazione da parte di diversi soggetti interessati a partire dalla predisposizione del bilancio nazionale per l'anno fiscale 2016/17 e saranno aggiornati su base triennale.
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