"Prima ancora che il diritto a emigrare, va riaffermato il diritto a non emigrare, cioè a essere in condizione di rimanere nella propria terra". Benedetto XVI


martedì 17 maggio 2016

Il Papa sul fenomeno migratorio in un'ampia intervista a La Croix

Dall'intervista rilasciata da Papa Francesco al quotidiano cattolico francese La Croix riprendiamo questi passaggi riguardanti il fenomeno migratorio.

ACCOGLIENZA DEI MIGRANTI
Alla domanda se l’Europa può accogliere così tanti migranti, il Papa ha risposto che questa «è una domanda giusta e responsabile, perché non si possono aprire le porte in modo irrazionale. Ma la questione di fondo da porsi è perché ci sono tanti migranti oggi.Quando sono stato a Lampedusa, tre anni fa, questo fenomeno era già cominciato. Il problema iniziale sono le guerre in Medio Oriente e in Africa e il sottosviluppo del continente africano che provoca la fame. Se ci sono delle guerre è perché ci sono dei fabbricanti di armi - che possono essere giustificati per propositi difensivi - e soprattutto trafficanti di armi. Se c’è così tanta disoccupazione, è per mancanza di investimenti capaci di portare il lavoro di cui l’Africa ha così tanto bisogno».
Ciò solleva in maniera più ampia la questione di un sistema economico mondiale caduto nell’idolatria del denaro. Più dell’80% della ricchezza dell’umanità è in mano a circa il 16% della popolazione.Un mercato completamente libero non funziona. Il mercato in sé è una buona cosa ma gli serve un punto d’appoggio, un terzo, lo Stato, per controllarlo ed equilibrarlo. Quello che si chiama economia sociale di mercato.
 INTEGRARE E NON GHETTIZZARE
«Tornando ai migranti, l’accoglienza peggiore [per i migranti] è ghettizzarli, invece, di integrarli. A Bruxelles i terroristi erano belgi, figli di migranti, ma venivano da un ghetto. A Londra il nuovo sindaco (Sadiq Khan, musulmano, figlio di pachistani NdA) ha prestato giuramento in una cattedrale e sarà senza dubbio ricevuto dalla regina. Questo dimostra per l’Europa l’importanza di ritrovare la sua capacità di integrare. Penso a Gregorio Magno che ha negoziato con quelli che venivano chiamati barbari, che si sono di seguito integrati».
INTEGRAZIONE E DENATALITA’
 «Questa integrazione è ancora più necessaria oggi che l’Europa sta vivendo un grave problema di denatalità, a causa di una ricerca egoistica del benessere. Un vuoto demografico si sviluppa. In Francia, invece, grazie a politiche per la famiglia, questa tendenza è mitigata».

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