"Prima ancora che il diritto a emigrare, va riaffermato il diritto a non emigrare, cioè a essere in condizione di rimanere nella propria terra". Benedetto XVI


domenica 4 agosto 2013

Rwanda: le schede telefoniche diventano nominative


Da giovedì primo agosto, per chi arriva a Kigali e desidera dotarsi di una scheda telefonica locale non basterà più acquistarne una al primo box di una delle tre  compagnie telefoniche operanti nel paese, ma dovrà sottoporsi alla registrazione di tutti i dati anagrafici e produrre un documento d’identità, così come siamo abituati a fare nel nostro paese. Dal primo agosto è entrata, infatti, in vigore la disposizione che prevede l’identificazione del titolare della scheda per evitare ogni genere di abuso derivante dall’utilizzo di schede sostanzialmente anonime, come avveniva in Rwanda dall'introduzione della telefonia mobile. La normativa entrata in vigore nel febbraio scorso ha lasciato tempo fino al 31 luglio ai rwandesi per rendere nominative le schede in circolazione. Alla mezzanotte del 31 luglio un totale di 485.867 utenti di telefonia mobile sono stati disconnessi per la mancata registrazione delle loro schede SIM in  esercizio. In compenso hanno regolarizzato la propria scheda ben   6.110.138 proprietari di telefoni,  il 92,6 per cento del totale delle schede di telefonia mobile circolanti nel paese.
Per curiosità  diamo i dati forniti dai tre operatori: Tigo ha regolarizzato il 96 per cento dei suoi 1,9 milioni abbonati, Airtel il 94 per cento dei suoi 953.949 clienti, mentre il più grande provider di telecomunicazioni, MTN, ha regolarizzato  il 90 per cento delle 3,6 milioni di SIM in circolazione. Il processo di renedere nominative le schede telefoniche è in corso, con diverse tempistiche, anche in Kenya, Uganda e Burundi.

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