Questi ultimi giorni della
Missione Kwizera 2013 vengono dedicati al Progetto Mikan. In particolare,
mercoledì si è dato corso al passaggio di testimone, con la consegna della
caprette, tra due gruppi della Parrocchia di Rwamico arrivata così ad avere ben 15 gruppi, vale a
dire 375 famiglie coinvolte nel Progetto: un vero e proprio record. Giovedì è
stata la volta dell’avvio di due nuovi gruppi nella Parrocchia di Nyagatare e oggi
di un gruppo rispettivamente nella Parrocchia di Rukomo e in quella di
Nyarurema. Lunedì toccherà alle Parrocchie di Muhura e a quella di Kiziguro. A
quel punto tutte le Parrocchie della diocesi di Byumba con la sola esclusione
di quella di Byumba e di quella di Rushaki, peraltro a breve coinvolte nel
progetto, sono state toccate dal Progetto Mikan. Nel dettaglio, a partire dal
2009, quando l’iniziativa di due giovani sposi italiani, Michele e Anna, fornì
con un proprio atto di generosità lo
spunto all’Associazione Kwizera per avviare questo Progetto ( scopri come tutto è iniziato cliccando qui), all'inizio della Missione 2013 erano ben 70 i
gruppi, ciascuno di 25 famiglie, che
sono stati coinvolti nell’iniziativa. Un totale di 1750 famiglie hanno potuto
beneficiare di una capretta. Trenta gruppi, in aggiunta a quello iniziale
promosso da Michele e Anna, hanno ricevuto la capra direttamente dall’Associazione
Kwizera, mentre i rimanenti 39 gruppi hanno ricevuto la propria capretta, da un
altro gruppo preesistente. Il particolare meccanismo del Progetto Mikan ha un
effetto moltiplicatore che a macchia d’olio espande i propri frutti in tutte le
Parrocchie, concorrendo in particolare a sostenere la pastorale familiare della
stesse parrocchie, dato che le famiglie coinvolte nel Progetto Mikan vengono
appunto attinte tra quelle inserite nei
percorsi parrocchiali riservati alle coppie. Nel Progetto Mikan è racchiusa
tutta la filosofia dei piccoli passi che caratterizza l’attività dell’Associazione
Kwizera che ha saputo trasfondere in questo progetto, semplice ed efficace a un
tempo, le migliori pratiche in iniziative di questo genere. Come scrivevamo in
un precedente post, queste sono le componenti vincenti del Progetto Mikan: una
forte responsabilizzazione dei destinatari dell'aiuto sia in termini di
impegno personale ( formazione per essere in grado di avere cura della propria
capra fino al momento dello svezzamento del primo nato) sia in termini di
lavoro di gruppo per il raggiungimento dell'obiettivo della consegna di 25
caprette ad altrettante famiglie, una buona organizzazione fatta di
regole di funzionamento chiaramente definite e codificate in un
manualetto, che proprio in questi giorni è stato distribuito in una nuova
edizione che ha beneficiato del contributo per la stampa del Comune di
Gallicano ( Lu). Importante è altresì il contenuto investimento
monetario ( circa 800 euro per ogni nuovo gruppo promosso) in grado di
innescare un processo moltiplicativo delle caprette a costo zero (
salvo i costi organizzativi). In sintesi: buona organizzazione con regole
chiare e definite, formazione e responsabilizzazione delle persone
coinvolte, ottimo rapporto costi/benefici e la capacità di autofinanziare il
Progetto.
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