"Prima ancora che il diritto a emigrare, va riaffermato il diritto a non emigrare, cioè a essere in condizione di rimanere nella propria terra". Benedetto XVI


sabato 10 agosto 2013

E’ iniziata la missione Kwizera 2013

Dopo nove ore di volo da Bruxelles per il primo gruppo di volontari, piuttosto che otto da Amsterdam per chi è  arrivato dopo un paio di giorni,  si atterra a Kigali. Biglietto aereo piuttosto salato, anche se acquistato con qualche mese di anticipo e nonostante che siano ormai cinque le compagnie che vanno in Rwanda dall’Europa. Il problema è che non si fanno alcuna concorrenza e quindi in questo periodo un biglietto andata e ritorno alla tariffa più economica costa dagli 850 a 1000 euro ( forse uno dei costi/kilometro più alti tra tutte le tratte aeree mondiali) a seconda del periodo in cui si acquista il biglietto. Peraltro basterebbe posticipare il viaggio di qualche settimana e a settembre si trovano biglietti anche sotto i  600 euro. Bisognerà pensarci per il futuro, visto che i volontari  dell'Associazione viaggiano a proprie spese. Tutte le formalità da adempiere per il viaggio sono state dettagliatamente illustrate nel libro Kwizera-Rwanda, che potete scaricare dal link della colonna di destra, e quindi non ci soffermeremo. All’aeroporto ci accoglie una novità; al momento della verifica del visto, si viene fotografati e viene assunta elettronicamente l’impronta del pollice della mano sinistra, da qui in avanti per il cervellone elettronico dell’amministrazione ruandese non abbiamo più segreti. Una rappresentanza della diocesi di Byumba fa gli onori di casa. Dopo la consueta tappa per una pizza al ristorante Sole e Luna del vicentino signor Dionigi, un volontario che ha trovato l’America in Rwanda con un ristorante tra i meglio frequentati della capitale, ci si avvia verso Byumba con destinazione le accoglienti camere della foresteria diocesana. Il tempo di un riposo ristoratore e al mattino del primo giorno si comincia con l’incontro con i bambini e ragazzi della zona di Byumba inseriti nel Programma adozioni che madame Pascasia e Bernard, i due referenti locali di Kwizera, si sono premurati di convocare per il consueto incontro/colloquio in cui annualmente i volontari dell’Associazione verificano che tutto proceda nel migliore dei modi. Ieri è stata la volta dei ragazzi della zona di Nyinawimana e oggi di quelli di Bungwe. Ovunque si ripete il consueto e ormai consolidato rituale dei bambini che si accalcano sulla porta degli uffici in attesa di essere ammessi davanti agli “esaminatori” ai quali esibiranno la pagella scolastica per sentirsi dare un apprezzamento per i migliori, un incoraggiamento per gli altri o, quando ci vuole ci vuole, una ramanzina per quelli che si trovano nelle ultime posizioni nelle graduatorie di merito, documentate in pagella.in occasione dell'incontro, madame Pascasia procede ad autorizzare il prelievo di una tranche del contributo per l'adozione il cui intero ammontare è accreditato su un libretto bancario intestato ad ogni bambino.

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