Dopo nove ore di volo da
Bruxelles per il primo gruppo di volontari, piuttosto che otto da Amsterdam per
chi è arrivato dopo un paio di giorni, si atterra a Kigali. Biglietto aereo piuttosto
salato, anche se acquistato con qualche mese di anticipo e nonostante che siano
ormai cinque le compagnie che vanno in Rwanda dall’Europa. Il problema è che
non si fanno alcuna concorrenza e quindi in questo periodo un biglietto andata
e ritorno alla tariffa più economica costa dagli 850 a 1000 euro ( forse uno
dei costi/kilometro più alti tra tutte le tratte aeree mondiali) a seconda del
periodo in cui si acquista il biglietto. Peraltro basterebbe posticipare il
viaggio di qualche settimana e a settembre si trovano biglietti anche sotto
i 600 euro. Bisognerà pensarci per il
futuro, visto che i volontari dell'Associazione viaggiano a proprie spese. Tutte le formalità da adempiere per il viaggio sono state
dettagliatamente illustrate nel libro Kwizera-Rwanda, che potete scaricare dal
link della colonna di destra, e quindi non ci soffermeremo. All’aeroporto ci
accoglie una novità; al momento della verifica del visto, si viene fotografati
e viene assunta elettronicamente l’impronta del pollice della mano sinistra, da
qui in avanti per il cervellone elettronico dell’amministrazione
ruandese non abbiamo più segreti. Una rappresentanza della diocesi di Byumba fa gli onori di casa. Dopo
la consueta tappa per una pizza al ristorante Sole e Luna del vicentino signor
Dionigi, un volontario che ha trovato l’America in Rwanda con un ristorante tra
i meglio frequentati della capitale, ci si avvia verso Byumba con destinazione
le accoglienti camere della foresteria diocesana. Il tempo di un riposo
ristoratore e al mattino del primo giorno si comincia con l’incontro con i
bambini e ragazzi della zona di Byumba inseriti nel Programma adozioni che
madame Pascasia e Bernard, i due referenti locali di Kwizera, si sono premurati
di convocare per il consueto incontro/colloquio in cui annualmente i volontari
dell’Associazione verificano che tutto proceda nel migliore dei modi. Ieri è stata la volta dei ragazzi della zona di Nyinawimana e oggi di quelli di Bungwe. Ovunque si ripete il consueto e ormai consolidato rituale dei
bambini che si accalcano sulla porta degli uffici in attesa di essere ammessi
davanti agli “esaminatori” ai quali esibiranno la pagella scolastica per
sentirsi dare un apprezzamento per i migliori, un incoraggiamento per gli altri
o, quando ci vuole ci vuole, una ramanzina per quelli che si trovano nelle
ultime posizioni nelle graduatorie di merito, documentate in pagella.in occasione dell'incontro, madame Pascasia procede ad autorizzare il prelievo di una tranche del contributo per l'adozione il cui intero ammontare è accreditato su un libretto bancario intestato ad ogni bambino.
Nessun commento:
Posta un commento