"Prima ancora che il diritto a emigrare, va riaffermato il diritto a non emigrare, cioè a essere in condizione di rimanere nella propria terra". Benedetto XVI


mercoledì 19 giugno 2013

Il Rwanda promuove Kibeho come meta turistico-religiosa

Santuario di Kibeho
Il Dipartimento del turismo rwandese ha individuato in Kibeho un possibile polo per lo sviluppo di un turismo religioso sensibile al richiamo di un luogo testimone dell'apparizione della Madonna, analogamente a quanto avviene in numerosi santuari mariani del vecchio continente. Infatti, Kibeho, un piccolo e sperduto villaggio situato nel sud del Rwanda a una trentina di kilometri da Butare, è stato teatro, a partire dal novembre 1981 fino al 1989, di una serie di apparizioni della Madonna ad alcune giovani del luogo, la cui storia è ampiamente illustrata nel nostro post del 4 settembre 2012 Tali apparizioni sono state ufficialmente riconosciute come autentiche dalla Chiesa nel 2001, dopo un approfondito esame grazie alla preziosa e appassionata opera del compianto vescovo di Gikongoro, mons Augustin Misago.Nonostante tale riconoscimento, pochi al di fuori del Rwanda conoscono questa realtà. Anche l’afflusso dei pellegrini rwandesi è abbastanza contenuto, salvo alcune occasioni  particolari. Personalmente abbiamo visitato il santuario costruito sui luoghi delle apparizioni incontrando sulla grande spianata antistante la Chiesa solo una decina di persone e pochi altri pellegrini all’interno. Eppure siamo in presenza dell’unica apparizione riconosciuta nell’intero continente africano. Per questo si può ben comprendere l’interesse delle autorità rwandesi a promuovere Kibeho come luogo di richiamo turistico, di un turismo del tutto particolare, così come auspicato dall’attuale  vescovo di Gikongoro ' Kibeho diventi un luogo di pellegrinaggio e di incontro per tutti coloro che cercano Cristo e che vengono qui per pregare, un centro fondamentale della conversione, di riparazione per i peccati del mondo e di riconciliazione, un punto di incontro per 'tutti coloro che erano dispersi', come per coloro che aspirano ai valori della compassione e fratellanza senza confini, un centro fondamentale che richiama la Vangelo della Croce '. Per gli operatori turistici Kibeho potrebbe diventare un ulteriore polo di richiamo da affiancare alle destinazioni ormai affermate a livello mondiale come i gorilla del parco dei Virunga, piuttosto che la foresta di Nyunge o il parco savana dell’Akagera, peraltro piuttosto modesto rispetto agli altri parchi africani.Dopo il lancio ufficiale, ai turisti che arriveranno in Rwanda per visitare le richiamate attrazioni tristiche  verrà offerta la possibilità anche di questo nuovo  itinerario religioso, fornendo loro  informazioni  sugli eventi degli anni ottanta, sul successivo  processo di riconoscimento formale delle apparizioni, consentendo soprattutto una pausa religiosa nell’accogliente santuario mariano, con le annesse  prime strutture ricettive,  che non attende altro che ospitare un numero sempre maggiore di pellegrini alla ricerca di una pausa di spiritualità nella casa della Nostra Signora dei dolori, come è conosciuta la Madonna di Kibeho. 

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ci sono stato ieri. Partecipato al pellegrinaggio della parrocchia di Kicukiro con tre pullman.
Non tanto per andare a Kibeho quanto per stare una intera giornata con la gente di qui. É stato bello.
Peccato che gli ultimi 30 kilometri siano di strada sterrata.
Sicuramente in futuro anche questo tratto di strada verrà asfaltato ed il turismo religioso decollerà. Ieri c'erano diverse rappocchie, tra cui la S Famiglia che compie 100 anni.
In compenso ho visto solo tre bazungu, compreso il sottoscritto.
Probabilmente durezza del percorso e polvere scoraggiano.

mbg ha detto...

In effetti gli ultimi trenta kilometri sono di strada sterrata anche se abbastanza curata. Concordo che appena ci sara' un aumento del traffico arriveranno i cinesi ad asfaltarla.

Unknown ha detto...

Madonna di kibeho 😘😘😘😘😘😘🙏