"Prima ancora che il diritto a emigrare, va riaffermato il diritto a non emigrare, cioè a essere in condizione di rimanere nella propria terra". Benedetto XVI


sabato 29 giugno 2013

Ferrovie e oleodotti per i paesi dell'EAC

Ha avuto una grande eco il recente incontro tra i tre presidenti di Uganda, Kenia e Rwanda, paesi facenti parte dell'East African Community-EAC, Yoweri Museveni, Uhuru Kenyatta e Paul Kagame, riuniti a Nairobi dove hanno annunciato la firma di un memorandum d’intesa che prevede una serie di progetti da ultimare entro tre anni. I tre hanno concordato l’estensione del già esistente oleodotto – che collega Mombasa ad Eldoret – fino a Kampala e Kigali, strutturandolo in  modo da avere un doppio meccanismo di andata e ritorno,  cosi' da poter pompare indietro i prodotti, una volta raffinati.Un secondo oleodotto, invece, collegherà il porto di Lamu, in Kenia, a Uganda e Sud Sudan, ricco di giacimenti petroliferi ma privo di infrastrutture. Il progetto si collega anche alla costruzione in Uganda della prima raffineria della regione che dovrebbe produrre carburanti per il mercato nazionale e internazionale. L’intesa prevede inoltre la costruzione – sulla linea Mombasa – Kampala – Kigali – di una ferrovia su cui far transitare le merci, abbattendo i costi del trasporto su ruota, dispendioso e complicato.Per quanto riguarda la costruzione della ferrovia non si dice come il progetto s'integrerà con quello previsto da tempo e in fase avanzata di progettazione che prevede il collegamento di Kigali  con Dar es Salaam in Tanzania.E' infatti difficile pensare alla contemporanea realizzazione di due progetti richiedenti investimenti importanti e che per il Rwanda hanno pressoché analogo scopo: arrivare ai porti della costa orientale.I tre capi di Stato hanno concordato infine di accelerare sui programmi di integrazione regionale, come la Carta di identità comune, per i cittadini dell’Africa orientale, e il visto turistico unificato, gia' annunciato in passato.

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