Le banche dovrebbero concedere prestiti valutando in maniera corretta e selettiva i propri clienti per evitare di mettere a rischio l'equilibrio dei propri conti, sotto il peso di enormi sofferenze, cioè di prestiti non restituiti dai clienti che si stanno appesantendo i bilanci bancari ( si veda in proposito un nostro recente post su RIM). A sua volto chi richiede un prestito in banca dovrebbe cominciare a convincersi che deve essere restituito con i relativi interessi, perchè non si tratta, come troppi pensano, di una specie di borsa di studio a fondo perduto.
Sono questi due concetti emersi in un recente convegno tenutosi a Kigali. Nell'occasione, l'amb. Claver Gatete, Ministro delle Finanze e della Programmazione Economica. ha anche dispensato una serie di raccomandazioni, abbastanza scontate per la verità per chi fa banca, a chi si affaccia a uno sportello bancario per chiedere un prestito, sottoloineando come debbano essere ben chiare le esigenze che devono essere finanziate e devono essere adeguatamente individuate le forme tecniche del prestito. Infatti, il Ministro ha detto con chiarezza che "molte persone richiedono i prestiti quando non sanno nemmeno come li utilizzeranno. È necessario invece disporre di informazioni sui prodotti di finanziamento e di sapere perché si ha bisogno di quei soldi. Ricordate, quando il denaro è nelle vostre mani, è difficile tenerlo o utilizzarlo in modo produttivo, se non si dispone di un piano chiaro. Pertanto, è importante che le banche prendano le dovute precauzioni assumendo tutte le informazioni necessarie circa le esigenze di finanziamento prima di dare loro i soldi ". Gatete ha riconosciuto anche l'importanza di estendere gli incentivi finanziari per i diversi settori dell'economia, ma ha ammonito le parti interessate a farlo sulla base di dati concreti circa le proprie esigenze di finanziamento.
A sua volta il Governatore della Banca nazionale del Rwanda , John Rwagomba, ha osservato come le banche si trovino a dover fare i conti con una vecchia mentalità che vede i mutuatari considerare i prestiti ricevuti come fossero dei sussidi o delle borse di studio il cui importo non debba necessariamente essere restitutito. In una parola "La gente non vuole rimborsare i prestiti. Questa è la ragione per cui molte banche esitano ad erogare nuovo credito " ha detto Rwagomba.
Abbiamo introdotto questo argomento che ci pare di stretta attualità in un momento in cui, scarseggiando i fondi, alcune organizzazioni di volontariato cominciano a valutare di sostenere certe iniziative, in particolare quelle che si configurano come un investimento produttivo, concedendo dei prestiti piuttosto che erogando fondi a titolo di vero e proprio sussidio. Un simile modello, che dovrebbe essere accompagnato anche da un adeguato supporto formativo, dovrebbe consentire di valorizzare al meglio le risorse disponibili moltiplicandone l'effetto finanziario.
A patto che chi riceve il prestito si ricordi di restituirlo.
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