"Prima ancora che il diritto a emigrare, va riaffermato il diritto a non emigrare, cioè a essere in condizione di rimanere nella propria terra". Benedetto XVI


giovedì 20 agosto 2009

Ultimo giorno


Lunedì appuntamento per la S Messa che conclude la missione 2009 alla chiesa di Bugarama, la chiesa dell'associazione Kwizera in Rwanda. Questa volta si raggiunge la sommità della collina a piedi: 12 km di camminata/pellegrinaggio. La chiesa è colma, ci sono anche molti alunni della vicina scuola primaria che, schierati a mo' di picchetto d'onore, ci avevano accolti al nostro arrivo. La santa messa celebrata da Don Paolo è un momento di vera festa per la comunità che ci fa sentire tutto il calore di cui sono capaci questi nostri amici rwandesi. Dopo un veloce pasto consumato a Kageyo ai
piedi della collina, si torna a Nyagahanga: Angelo, Alessandro e Nicoletta si fanno un'altra decina di kilometri a piedi. Dopo questo allenamento rwandese con un ottantina di kilometri nelle gambe ( non sono a conoscenza di eventuali ulteriori kilometri percorsi nel lunghissimo corridoi degli imbarchi dell'aeroporto di Bruxelles per ingannare le ore di attesa prima del definitivo imbarco per Firenze) possono pensare a partecipare a qualche marcia competitiva.
Nel pomeriggio incontro con il direttore dell'EFA, signor Filiberto Bikorimana, che ci porta l'assenso della scuola sul Progetto CAGEFA ( vedi post ).

Quindi si fa una veloce visita al locale Centro di sanità per consegnare qualche siringa portata dall'Italia.


Alla sera con una cena a base di brochette al Lake Angels Point del Centro Parrocchiale, sponsorizzato dai Lake Angels, ci si accomiata dal vicario Don Jean Nepomaceno e dai seminaristi, Cyprien e Theophile, con i quali abbiamo trascorso dei bei giorni a Nyagahanga. All'indomani partenza per Kigali sempre accompagnati da Don Paolo che ci lascerà agli imbarchi dell'aeroporto. Anche per lui termina un tour de force fatto di attenta e sensibile cura dei suoi ospiti e di faticossisime trasferte in jeep sui percorsi più accidentati. A lui un grazie particolare da tutti noi: ci ha sempre fatto sentire come a casa.

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