Ieri, il presidente Paul Kagame, dopo un rapido rimpasto, ha proceduto a insediare il nuovo governo presieduto dal nuovo primo ministro Anastase Murekezi che sostituisce Pierre Damien Habumuremyi. Nella nuova compagine sono stati confermati nei rispettivi ruoli i responsabili dei ministeri chiave come Difesa, Esteri, Finanze e Sicurezza interna, altri sono stati ruotati negli incarichi, ci sono state delle new entry e, soprattutto, c'è stato un importante e inatteso ritorno al ministero della cultura e dello sport di Joseph Habineza. Un ritorno salutato con molto entusiasmo sia dalla stampa, The New Times gli dedica un pezzo con il titolo "Joe è tornato", che dai giovani che hanno affidato ai social network i loro messaggi di bentornato. I nostri quattro lettori ben conoscono la storia di Habineza, la cui vicenda avevamo trattato nei post del 16 febbraio, del 20 e 21 febbraio 2011. Da li' la sua storia era finita in prima pagina su Il Fatto Quotidiano, dove Marco Travaglio gli aveva dedicato l'apertura e un editoriale per gli ovvi riferimenti ad analoghi fatti italiani. Habineza si era, infatti, dimesso dall'incarico di ministro per alcune foto che lo ritraevano in un festino privato allegramente circondato da belle ragazze, successivamente era stato "relegato" in Nigeria come ambasciatore. Al di là dello specifico caso scatenente, oggettivamente abbastanza innocente, diverse fonti attribuivano l'allontanamento alla crescente popolarità che Habineza stava conquistando, soprattutto tra i giovani. Ora, dopo tre anni di dorato "esilio" in Nigeria, torna al governo e si riprende il suo vecchio posto; magari avendo l'accortezza, se vuole mantenerselo, di non suscitare troppe gelosie per il suo successo tra i "suoi" giovani.
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