Una
disposizione presidenziale del settembre 2010 obbliga tutti gli alti funzionari
pubblici ed esponenti istituzionali a dichiarare e consegnare tutti i regali e
donazioni che ricevono in funzione del ruolo istituzionale ricoperto. La
stessa disposizione richiede la segnalazione all’apposito ufficio dell’Ombudsman di
tutte le donazioni ricevute, di qualsiasi tipo, il cui valore superi i 100.000 Rwf, poco più
di 100 euro. Solo i doni al di sotto di quel valore e di uso individuale
possono essere trattenuti dall’interessato, compresi quelli ricevuti in
occasioni di eventi sociali, come matrimoni
o altre feste. Questa è la norma. La realtà è però leggermente diversa se, come denunciato
dall’ufficio dell’Ombudsman, nel corso del 2013 sono
stati dichiarati come regali ricevuti da alti funzionari governativi solo due
portatili e un telefono cellulare. Le scuse addotte dai destinatari della norma
per giustificare tale magro risultato sono le più disparate: si va dall’ignoranza
della norma stessa alla sua interpretazione piuttosto elastica.La cosa non deve meravigliare più di tanto, ogni mondo è paese.Semmai va sottolineato come non sia l’unico caso in
cui a un quadro normativo moderno e innovativo, che muove l’ammirazione dei
media internazionali per il nuovo Rwanda, non faccia sempre seguito una prassi coerente.
Nessun commento:
Posta un commento