"Prima ancora che il diritto a emigrare, va riaffermato il diritto a non emigrare, cioè a essere in condizione di rimanere nella propria terra". Benedetto XVI


domenica 19 gennaio 2014

Servitori dello stato si tengono stretti i regali ricevuti


Una disposizione presidenziale del settembre 2010 obbliga tutti gli alti funzionari pubblici ed esponenti istituzionali a dichiarare e consegnare tutti i regali e donazioni che ricevono in funzione del ruolo istituzionale ricoperto. La stessa disposizione richiede la segnalazione all’apposito ufficio dell’Ombudsman   di tutte le donazioni ricevute, di qualsiasi tipo,  il cui valore superi i 100.000 Rwf, poco più di 100 euro. Solo i doni al di sotto di quel valore e di uso individuale possono essere trattenuti dall’interessato, compresi quelli ricevuti in occasioni  di eventi sociali, come matrimoni o altre feste. Questa è la norma. La realtà è però leggermente diversa se, come denunciato dall’ufficio dell’Ombudsman, nel corso del 2013 sono stati dichiarati come regali ricevuti da alti funzionari governativi solo due portatili e un telefono cellulare. Le scuse addotte dai destinatari della norma per giustificare tale magro risultato sono le più disparate: si va dall’ignoranza della norma stessa alla sua interpretazione piuttosto elastica.La cosa non deve meravigliare più di tanto, ogni mondo è paese.Semmai va sottolineato come non sia l’unico caso in cui a un quadro normativo moderno e innovativo, che muove l’ammirazione dei media internazionali per il nuovo Rwanda, non faccia sempre seguito una prassi coerente. 

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