A volte una notizia apparentemente secondaria e per questo
relegata tra le brevi di cronaca può, a ben vedere, assumere un significato che
va al di là del fatto in sé. E’ questo il caso, naturalmente secondo una valutazione
del tutto personale, della notizia
apparsa su The New Times di oggi in cui si riferisce che il Rwanda Bureau of Standards-RBS, l'autorità governativa preposta a vigilare sugli standard di qualità delle attività produttive del paese, ha chiuso due impianti lattiero
caseari.Lo yogurt prodotto e messo in commercio non rispondeva, infatti, agli
standard di qualità richiesti risultando contaminato, con conseguenti rischi per la salute dei consumatori.Si
tratta di un impianto situato a Rubirizi nel distretto di Kicukiro e di uno
situato a Nyanza. I prodotti in essere sono stati sequestrati e distrutti,
mentre i consumatori sono stati invitati a vigilare e segnalare eventuali
prodotti della specie ancora in circolazione. I due impianti sono stati invitati
a mettersi in regola se vogliono riprendere la produzione. Una notizia di
questo tipo, usuale per noi abituati
alla cronoca quotidiana dei sequestri dei NAS di prodotti contraffati o non conformi, riveste una certa importanza perché
testimonia un’attenzione delle autorità per un aspetto che potrebbe essere
ritenuto secondario a fronte di problemi di ben altra portata con cui è
chiamato a misurarsi un paese in via di sviluppo. Chiudere due linee di
produzione e sequestrare yogurt non conformi a noi sembra un segnale
importante, più di tanti annunci di iniziative all’apparenza modernizzanti ma
che spesso rimangono allo stadio annuncio senza avere un seguito concreto.
Avendo avuto occasione di consumare yogurt durante i nostri soggiorni in
Rwanda, ed averne apprezzato il gusto, ci sentiamo tranquillizzati a sapere che
c’è qualcuno che vigila anche sulla qualità del prodotto. Un fatto tutt’altro
che secondario: non sarebbe, infatti, un grande risultato rientrare a casa tranquilli dopo
aver passeggiato sicuri per le vie della capitale per ritrovarsi intossicati da un cibo avariato o contaminato.
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