Nuova toponomastica a Kigali
Tra le novità in cui ci siamo imbattuti nel nostro recente viaggio, merita di essere ricordata la completa innovazione cui e' stata sottoposta la toponomastica della capitale Kigali. Al posto delle vecchie denominazioni, le vie cittadine, anche le più sperdute viuzze della periferia, sono state denominate con una sigla alfanumerica composta dalla K di Kigali seguita da una seconda lettera dell'alfabeto, indicante il distretto di riferimento, N per il distretto di Nyarugenge piuttosto che K per quello di Kicukiro o G per quello di Gasabo e cosi' via , quindi dal numero assegnato alla via e l'indicazione se si tratti di una road-Rd, avvenute-Av o street - St. Cominciano anche a comparire i numeri civici sulle case. I rwandesi devono cominciare a prendere confidenza con queste nuove indicazioni che creano non pochi disguidi in una città che sta ormai assumendo il volto di una vera grande metropoli, dove puo' anche capitare, come e' successo a noi, di non riuscire ad avere, in pieno centro di Kigali, un'indicazione utile per recarsi in boulevard de l'Umuganda, via dove si trovano alcune delle principali ambasciate straniere.
Il nuovo centro commerciale cinese
Il vecchio magazzino commerciale gestito da cinesi, che per anni ha accolto migliaia di clienti in un seminterrato, si e' trasferito in un nuovo edificio a piu' piani, dotato anche di uno spazioso garage. Oltre al vero e proprio supermercato, dove si trova ogni genere di prodotto, alimentare e no, il centro ospita un bar fast food all'entrata e un ristorante cinese all'ultimo piano. A proposito di ristoranti etnici, nell'ultima serata prima della partenza siamo finiti a mangiare in un ristorante indiano non adeguatamente segnalato come tale all'esterno, con la conseguenza che al posto di una tilapia, come avremmo voluto, abbiamo dovuto prendere un piatto in cui il pesce aveva la forma di cubetti arrostiti accompagnati dagli immancabili intingoli e salse proprie di quella cucina.