"Prima ancora che il diritto a emigrare, va riaffermato il diritto a non emigrare, cioè a essere in condizione di rimanere nella propria terra". Benedetto XVI


lunedì 8 ottobre 2012

Prodotti agricoli sempre più cari

L'andamento dei  prezzi dei prodotti agricoli ha denotato un forte incremento negli ultimi mesi, almeno sui mercati di Kigali. Per fare qualche esempio, il prezzo delle patate irlandesi è gradualmente aumentato dai 150 Frw del mese di aprile agli attuali   350, mentre il prezzo delle patate dolci è  salito a Frw 200 al kg, contro i  150 Frw di un paio di settimane fa .Solo il  costo per chilogrammo dei fagioli, che oscilla tra  350 e 600 Frw, a seconda della qualità, è rimasto stabile Secondo le autorità, l'impennata dei prezzi è dovrebbe essere temporanea, attribuibile alla scarsità dei prodotti  conseguente a un aumento della domanda locale e regionale, mentre i  prezzi dovrebbero scendere a partire da  dicembre e gennaio, dopo i nuovi raccolti.
  Secondo un commerciante sentito da The New Times:  "Il prezzo del cibo è aumentato: un sacco di pomodori che a inizio anno si acquistava a 2.000/2.500 Frw, oggi si può avere a non meno di 4500/5000 Frw". Qualcuno non manca di sottolineare come non ultima delle cause degli aumenti evidenziati sia  da attribuire anche alla politica agricola del governo che sta perseguendo una ricomposizione fondiaria, strumentale alla diffusione forzata sul territorio delle  monocolture, a discapito di un'agricoltura di tipo familiare che garantiva comunque l'autoconsumo e quel minimo di surplus da vendere al mercato del villaggio. Ora nelle zone dove è stata imposta la monocoltura si deve attendere che qualcuno  ti acquisti il mais piuttosto che le patate o il caffè  prodotti, ai prezzi  e nei tempi fissati dall'acquirente, per avere i soldi per acquistare il cibo che prima potevi ricavare dal campo di famiglia.

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