"Prima ancora che il diritto a emigrare, va riaffermato il diritto a non emigrare, cioè a essere in condizione di rimanere nella propria terra". Benedetto XVI
E’ stata una serata che ha vissuto momenti di forte intensitàquella che si è tenuta ieri sera
all’oratorio di Grosio per ripercorrere la storia di una lunga amicizia tra la
comunità grosina e il Rwanda. Latestimonianza di Luca e Mariuccia, che hanno fatto rivivere, anche
attraverso un ricco supporto fotografico, i momenti del loro primo viaggio in
Rwanda, l’agosto scorso, con l’Associazione Kwizera, è stata il momento
centrale. Hanno fatto da contorno a questa testimonianza quella di don Battista
Galli che, attraverso un contributo audio, havoluto condividere alcune emozioni vissutequando, a capo di una delegazione della Caritas italiana,fuinviato in Rwanda all’indomani dell’eccidio per portare i primi aiuti. Dal
Rwanda non ha fatto mancare la sua voce don Paolo Gahutu che ha voluto
ripercorrere la storia di amicizia che lo lega a molti grosini dal lontano
1994, quando, giovane seminarista, arrivò in Italia per sfuggire agli orrori
della guerra. Il responsabile dell’Associazion Kwizera, Angelo Bertolucci, ha
ricordato i dieci anni di vita dell’associazione, passandone in rassegna le
principali realizzazionima,
soprattutto facendo rivivere lo spirito che anima i volontari nella loro
attività. Il conduttore della serata, Carlo Toini, ha poi ricordato alcune
delle realizzazioni, magari meno impegnative dal punto di
vista finanziario, ma altrettanto importanti perché impattano in maniera più
diretta sulle persone sia tra i donatori che in Rwanda tra i beneficiari.Con
Michele Ghilotti si è parlato del Progetto Mikan, mentreun contributo video diDon Alessandro Zubiani ha illustrato
l’esperienza di vicinanza con i loro coetanei rwandesidei bambini della prima comunione della
parrocchia di Sagnino. La propostascaturitada Luca e Mariuccia, a
conclusione della loro testimonianza, che la comunità parrocchiale di Grosio si
faccia carico di sostenere il funzionamento dell’asilo di Kagera, intitolato al
grosino Carlo Rodolfi, ha degnamente suggellato una serata che il parroco, don
Renato Lanzetti, ha auspicato possa aprire un ciclo di incontri in cui le
diverse realtà associative parrocchialipossano condividerele loro
esperienze facendo della comunità grosina una comunità aperta agli altri.
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