Il processo di urbanizzazione che va
interessando le città rwandesi, innanzitutto Kigali ma anche le altre città del
paese, conosce anche un fenomeno inverso, che vede gli abitanti più poveri
abbandonare la città per ricercare una
sistemazione nelle campagne in quanto costretti a lasciare le loro case,
spesso fatiscenti, perché i terreni su
cui esistono rientrano in piani di sviluppo urbanistico che ne prevedono un
utilizzo diverso. Infatti, secondo il Piano regolatore urbanistico di Kigali,
preparato per i prossimi cinquanta anni da architetti americani, i vecchi
esercizi commerciali e le baraccopoli urbane devono far posto alla costruzione
pianificata di edilizia residenziale o commerciale con le relative infrastrutture.
Si
assiste così a espropri da parte dello stato, con il relativo indennizzo che
però spesso arriva con tempi molto lunghi, con la conseguenza che i vecchi
proprietari sono costretti a lasciare le loro proprietà e andare a cercarsi una
nuova sistemazione in campagna, non essendo in grado di far fronte all’acquisto
di un appartamento e men che meno di una casa di nuova costruzione i cui costi sono decisamente fuori portata. Le città diventano
così luoghi di residenza quasi esclusiva di chi ha redditi che consentono di
far fronte all’acquisto dei terreni lasciati liberi o delle nuove case a prezzi
in continua lievitazione.
L’agenzia Sifya cita per esempio il caso del quartiere Kimicanga di Kigali le cui piccole case, i bar e i chioschi
caratteristici sono quasi tutti
scomparsi, per lasciare il posto, così come a
Gacuriro, ai nuovi edifici
commerciali o residenziali. Tale fenomeno ha innescato inizialmente
un’impennata del prezzo dei terreni che nel 2009 costavano in zona Kiyovu 110.000 RWF ($ 180) al metro quadrato, ma che successivamente
si sono dimezzati per scarsità di domanda. In compenso lievitano i prezzi anche
in campagna dove appunto aumenta la domanda da parte di chi è costretto a
lasciare la città ma anche di chi sceglie volontariamente di lasciare il caos
della città per ricercare zone accoglienti in campagna, dove costruire residenze
che nulla hanno da invidiare a quelle cittadine, anzi avendo in più spesso la
possibilità di un giardino e di altro terreno adiacente la costruzione. In
questo senso basta percorrere la strada che da Ruhengeri porta a Gisenyi per
rendersi conto del proliferare di questi tipi di costruzioni.
Nessun commento:
Posta un commento