Uno dei nuovi alveari a Nyinawimana |
Dopo che di recente avevamo presentato l’etichetta con cui la Parrocchia di Nyinawimana intende marchiare il proprio miele, abbiamo voluto approfondire la conoscenza delle attività apistiche in atto nella grande fattoria. Ci ha fatto da guida un giovane seminarista, Augustin Nzabonimana, appassionato apicoltore che ha trascorso l’estate passata tra gli alveari di Nyinawimana. Già dal 2005, l’Associazione Kwizera aveva fornito 50 moderne arnie, oltre all’attrezzatura necessaria per avviare un’apicoltura innovativa. Gli inizi sono stati piuttosto difficoltosi. Infatti, disattendendo le indicazioni dei tecnici italiani, tutte le arnie furono collocate in un unico posto. L'eccessiva concentrazione di api in un unico alveare comportò per le stesse api serie difficoltà nel reperire, nel territorio circostante, il polline necessario, costringedole a spingersi a distanze tali che nel viaggio di ritorno tutto il raccolto veniva consumato dalle stesse api. Insomma, le api lavoravano a vuoto o quasi. Dopo un po’ ci si rese conto che era necessario prendere le contromisure necessarie. Si è così cominciato a distribuire sul territorio le arnie iniziali e aggiungendone di nuove. Oggi sono rimaste 25 arnie nel vecchio sito e sono stati attivati altri due alveari: il primo totalmente nuovo a Kinjojo, con 20 arnie, e uno nel bosco sull’altro lato della collina, composto da 15 arnie arnie nuove oltre ad alcune vecchie provenienti dall’alveare originario. Questi due nuovi insediamenti entreranno in produzione a regime a partire da questa stagione. Così la produzione di miele, che nel 2010 è stata di 13 quintali, potrà ulteriormente incrementarsi, apportando preziose entrate all’economia della fattoria: attualmente il miele viene venduto a 2.000 Frw al kilo. L’esempio di Nyinawimana potrebbe essere proficuamente esportato anche in altre zone della diocesi di Byumba, facendo tesoro dell'esperienza e della dichiarata disponibilità del giovane Augustin Nzabonimana a tenere, nell’agosto prossimo, dei momenti formativi con gli apicoltori interessati. Perché non cominciare con la zona di Nyagahanga?
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