Desidero segnalare la trascrizione di una interessante conversazione tenuta recentemente, su Radio Maria, da Padre Pietro Gheddo sul tema "Vangelo e sviluppo dei popoli alla luce dell'enciclica papale Caritas in veritate". L'intero testo è leggibile cliccando qui.
I contenuti che potrebbero sembrare, a una lettura superficiale, politicamente scorretti come si è soliti bollare le tesi che non assecondano tanti luoghi comuni correnti, ivi compresi quelli relativi proprio allo sviluppo dei popoli, offrono invece stimolanti argomenti di riflessione. I concetti sviluppati nella conversazione di Padre Gheddo trovano ampio riscontro nell'enciclica papale che fa del concetto di sviluppo dell'uomo nella sua interezza e di tutti gli uomini il punto di partenza da cui procedere nell'analisi dei molteplici problemi che assillano l'umanità, in particolare in campo economico, e nel suggerire le linee guida che devono presiedere all'operato degli uomini di buona volontà nella costruzione di un mondo fondato sulla solidarietà tra i popoli e in particolare con quelli più poveri. L'insegnamento del magistero in ambito sociale credo possa offrire utili strumenti anche ai nostri amici rwandesi, in particolare ai sacerdoti, per meglio leggere la situazione in cui si dibattono le popolazioni locali, comprendendo i mali reali che le affliggono, e trovarci utili spunti per una catechesi anche in campo sociale che possa finalmente stimolare una crescita dei laici per assumere un ruolo di protagonisti sul terreno della società civile. E' questo un argomento abbastanza delicato ma che, prima o poi, andrà affrontato se si vuole iniettare nel corpo della società civile gli anticorpi necessari a combattere tutte quelle malattie che in tutti i campi del sociale ( economia, politica, diritti umani ecc.) attanagliano ancora e in maniera spesso determinante molte società anche africane.La diffusione della Dottrina sociale della Chiesa, che ricordiamolo affonda le sue radici nel Vangelo, nell'insegnamento apostolico e nel successivo magistero papale e dovrebbe quindi valere per i cristiani di tutte le latitudini, dovrebbe diventare un impegno primario per le chiese locali e, penso, anche per chi vuole portare un aiuto reale alla crescita di quelle popolazioni. Parliamone e troviamo insieme le modalità più vicine alla specifica realtà rwandese per perseguire questo obiettivo.
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