"Prima ancora che il diritto a emigrare, va riaffermato il diritto a non emigrare, cioè a essere in condizione di rimanere nella propria terra". Benedetto XVI


sabato 3 ottobre 2009

Libri e/o armi: un dilemma africano e.....rwandese

Quattordici ministri africani delle Finanze e dell'Istruzione fra i quali quelli del Rwanda, Burkina Faso, Etiopia, Ghana, Kenya, Mali, Malawi, Mozambico, Senegal, Uganda, hanno scritto ai governi dei più importanti paesi donatori per sollecitare il loro sostegno finanziario che consenta di avviare 20 milioni di bambini africani alle scuole primarie entro la fine del prossimo anno.Nel loro appello ai governi donatori, i ministri chiedono un incontro, che si dovrebbe tenere in margine alla riunione annuale della Banca mondiale in corso a Istanbul, nella speranza di poter ottenere i fondi necessari “per dare ai nostri ragazzi e ragazze il passaporto definitivo per sfuggire alla povertà e valorizzare le potenzialità ottenute da Dio”.Invito a leggere questa notizia con i dati di seguito riportati, ricavati da The World Factbook, pubblicazione che annualmente viene predisposta dalla CIA, il servizio d’intelligence degli Stati Uniti d’America, riguardanti gli stanziamenti previsti nel bilancio statale dei paesi africani per l’educazione e per la difesa.

In Rwanda, nel 2005, le spese destinate all’educazione rappresentavano circa il 3,80% del Prodotto Interno Lordo posizionandosi al 115 posto nella graduatoria mondiale. Tra i paesi africani più virtuosi risultavano il Kenia con il 6,90% ( nel 2006), l’Etiopia il 6% ( nel 2006), il Ghana il 5,40% ( nel 2005), l’Uganda il 5,20% ( nel 2004). Dietro il Rwanda si posizionavano, tra gli altri, il Madagascar con il 3,10 ( 2006), il Togo con il 2,60% ( 2002), l’Angola con il 2,40% (2005).A fronte di questi stanziamenti a favore dell’educazione stanno quelli previsti per l’apparato militare.Qui il Rwanda occupa la 53esima posizione a livello mondiale con il 2,90% sul PIL ( valore stimato per il 2006) a fronte di un dato medio mondiale del 2,0%. Decisamente più impegnati nelle spese militari risultano, tra gli altri, l’Eritrea con il 6,30%, il Burundi con il 5,90%, l’Angola con il 5,70% e l’Etiopia con il 3,0%. Più virtuosi risultano la RD del Congo con il 2,5% il Senegal con l’1,40% il Burkina Faso con l’1,20%, per finire con il Mozambico e Ghana con lo 0,80% e la Tanzania con lo 0,20%.

Una semplice osservazione: se il Rwanda si posizionasse al 53esimo posto anche nella graduatoria delle spese per l'educazione, si collocherebbe a livello del Ghana con un 5,40% del PIL, dando un significativo incremento di 1,6% di PIL agli stanziamenti a favore della scuola. Non sarebbe poco!

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