"Prima ancora che il diritto a emigrare, va riaffermato il diritto a non emigrare, cioè a essere in condizione di rimanere nella propria terra". Benedetto XVI


venerdì 10 aprile 2009

Calma ragazzi!

Almeno 32 studenti di cinque diverse classi sono stati espulsi dalla Riviera High School,  una scuola superiore che promette un elevato livello d'istruzione per i suoi 476 studenti, 218 ragazze e 258 ragazzi, provenienti  da famiglie agiate della capitale. I giovani sono accusati per dimostrazioni di protesta sfociate in gravi atti di vandalismo che hanno causato seri danni alle attrezzature scolastiche della scuola, tanto che ogni famiglia è stata chiamata a pagare un extra per i danni di 15.000 franchi rwandesi. La causa della protesta è stata la decisione da parte della scuola di non protrarre una festa, in concomitanza con una sfilata di moda, oltre le ore 22 della sera; mentre gli studenti avrebbero voluto continuare fino al notte inoltrata. La contestazione ha coinvolto quasi tutti gli studenti della scuola, tanto che molti sono stati sospesi e per altri si stanno valutando provvedimenti anche più  gravi. Le cronache parlano di intervento della polizia e di  abuso di  alcool e di qualche spinello di marijuana di troppo.

La cronaca è riportata sul The New Times di oggi, il quotidiano rwandese che difficilmente viene letto nei villaggi; diversamente, cosa avrebbero dovuto pensare i ragazzi e i giovani delle zone rurali del paese, dove una dignitosa povertà è condizione di vita quotidiana e l’accesso all’istruzione un percorso non sempre facile, di questi ricchi e annoiati studenti di città per i quali una festa, un po’ meno lunga delle attese, diventa occasione di accese proteste e  di atti di vandalismo? 

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