Secondo i dati diffusi dal Ministero della Sanità, ogni anno ci sono circa 300.000 nuove nascite in Rwanda. Un dato che suscita qualche preoccupazione nei pianificatori ma non nel Presidente rwandese Paul Kagame. Secondo le ultime stime la popolazione rwandese ha ormai raggiunto circa 10.200.000 persone, con alcune previsioni che ritengono possibile, in assenza d’interventi pianificatori, un suo raddoppio entro il 2050.Da una parte molti auspicano un rispetto della pianificazione familiare in maniera di mantenere sotto controllo le nascite e il conseguente aumento della popolazione in un paese che ha la più alta densità abitativa del continente africano ( 387 abitanti per kilometro quadrato). Per contenere questo flusso di nuovi nati, i sostenitori della pianificazione auspicano misure legali per chi non rispetti certi limiti nei numeri dei figli e un forte contrasto della poligamia. Dall’altra, secondo quanto riferisce la stampa locale, il presidente Kagame è del parere che fermare le nascite non possa essere una buona decisione politica strategica: non si possono fermare le nascite, perché il paese ne ha bisogno. Semmai c’è bisogno di adeguate politiche che, escludendo il freno alle nascite, ricerchino i necessari equilibri, perché “fermare le nascite potrebbe anche portare altri problemi, come sta succedendo altrove". Il dibattito è aperto.
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