"Prima ancora che il diritto a emigrare, va riaffermato il diritto a non emigrare, cioè a essere in condizione di rimanere nella propria terra". Benedetto XVI


mercoledì 7 settembre 2022

Diario Missione 2022

 Dopo un volo da Istanbul tranquillo, ma un po' sacrificato per la scomodità dei posti (Turkish Airline sulla tratta africana non è ancora ai livelli di KLM e Brussels Airline, a partire dal catering molto povero), come al solito ci accoglie don Paolo Gahutu, venuto dalla sua lontana parrocchia di Mulindi, posta sul confine con l'Uganda. Dopo il pernottamento presso la sempre accogliente Domus Pacis, iniziamo la giornata con la santa messa celebrata da don Paolo nella cappellina della residenza. Quindi, si va in città: incontriamo il nostro "cambista di strada" Gregoire, di cui abbiamo parlato nel nostro libro "Dentro il Rwanda", che ci fornisce la valuta locale, poi andiamo alla Mtn per l'acquisto della scheda telefonica ruandese che ci permetterà di sentirci con tutti i nostri contatti in loco, mentre per i contatti con l'Italia provvederemo con WhatsApp. Lasciamo Kigali per avviarci verso Mulindi, dove resteremo fino a domenica, facendo tappa per il pranzo a Rwesero dove consumiamo una bella tilapia al Beach, il ristorante di proprietà della diocesi di Byumba facente parte del complesso del Petit Seminaire, posto in riva al lago Muhazi. La tappa successiva sarà Rwamiko, dove visiteremo la Casa di Catia, non prima d'aver salutato la mamma di don Paolo, la cui casa paterna si trova appunto sulla strada che dobbiamo percorerre.  

Casa di Catia

A Rwamiko ci accolgono suor Donata e suor Cristine dell'ordine del Buon Pastore a cui nel 2020 affidammo la nuova realizzazione, una struttura per la pastorale delle ragazze madri, la Casa di Catia, in memoria della compianta Catia Asti. Complice la pandemia, finora la Casa ha avuto un utilizzo parziale, anche in attesa che si completi il progetto che le suore stanno realizzando in loco di una scuola professionale con annessa una struttura per riunioni e laboratori. A regime, la Casa diverrà un punto di riferimento per le ragazze madri e, soprattutto, per i loro bambini che qui troveranno anche una sorta di asilo nido mentre le loro mamme frequenteranno i corsi professionali.

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