"Prima ancora che il diritto a emigrare, va riaffermato il diritto a non emigrare, cioè a essere in condizione di rimanere nella propria terra". Benedetto XVI


venerdì 10 giugno 2016

Bilancio di previsione 2016/17: diminuisce la dipendenza dagli aiuti esteri

Il bilancio di previsione per l’esercizio 2016/17, presentato al parlamento dal Ministro delle finanze e della programmazione economica, Claver Gatete, evidenzia   un saldo di  Rwf 1.949,4 miliardi ( pari a 2,3 miliardi di euro per un cambio di 85o franchi per un euro) che sarà finanziato  per il 62% a livello nazionale, anche  attraverso un allargamento della base imponibile.Il resto del bilancio sarà coperto da risorse esterne, per un valore Rwf733 miliardi ( pari al 37,6%), attraverso prestiti per   circa Rwf 367.7 miliardi, a fronte di circa Rwf 235,7 miliardi dell'anno precedente, e per i residui Rwf 365,3 miliardi  ( pari a 430 milioni di euro) da aiuti esteri. L’incidenza degli aiuti esteri, al  netto dei prestiti, sul totale di bilancio si colloca al 18,7%, in progressiva diminuzione rispetto al passato.  Rwf 958,7 miliardi saranno destinati a finanziere le spese correnti, di cui Rwf 877,6 miliardi, pari al 45 per cento del totale di bilancio, sono destinati  all’istruzione, alla salute, ai conti pubblici, alla giustizia e allo sviluppo sostenibile. Per quanto riguarda la parte riservata agli investimenti: Rwf 517,1 miliardi, pari al 27 per cento, sono destinati alla trasformazione economica e Rwf256,5 miliardi, pari al  13 per cento del bilancio, allo sviluppo rurale. Per favorire la produttività e l’occupazione giovanile saranno assegnati  Rwf 106 miliardi, pari al 5 per cento,  mentre i restanti Rwf 192 miliardi, pari al 10 per cento del bilancio, andranno a una non meglio definita “governance responsabile. 
Nuove tasse sulla vendita di vestiti usati
Nell'intento di  ridurre il deficit commerciale e favorire e accellerare, per quanto possibile, la produzione interna e  stimolare i volumi delle esportazioni, sono state messe in cantiere alcune iniziative fiscali di cui quella forse con maggior impatto sulla popolazione è la tassazione dei vestiti e delle scarpe usate venduti nei mercati di villaggio, con un aumento delle tasse rispettivamente del 12 per cento per i vestiti e il 15 per cento per le scarpe.La misura mira a favorire la nascita di un industria tessile e del pellame locali. Il  governo ha anche individuato 'settori chiave' quale la produzione di  cemento, zucchero e riso su cui intervenire per ridurre le relative  importazioni.

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