"Prima ancora che il diritto a emigrare, va riaffermato il diritto a non emigrare, cioè a essere in condizione di rimanere nella propria terra". Benedetto XVI


sabato 13 luglio 2013

Rwanda: salta il ministro per aver dimenticato gli ospiti vip all'aeroporto

Quando il presidente Paul Kagame ha appreso dell'accaduto non ci ha pensato due volte e ha sollevato dall'incarico il Ministro per gli affari dell'Africa orientale EAC, signora Monique Mukaruliza,  per inadeguatezza al ruolo. Analoga sorte  è toccata anche al segretario permanente presso lo stesso ministero, Bill Kayonga.La goccia che ha fatto traboccare il vaso, provocando il drastico intervento presidenziale, è stata la cattiva organizzazione di un incontro regionale tenutosi a Kigali, sotto gli auspici della Comunità dell'Africa orientale, culminata nell'increscioso incidente che ha visto  numerosi delegati stranieri  lasciati soli per ore all'aeroporto internazionale di Kigali, senza che nessuno del ministero si preoccupasse della loro accoglienza. Kagame non ha gradito il vulnus all'immagine del paese ed è intervenuto prontamente con il suo ben noto piglio. Non è la prima volta che si assiste al cambiamento di un ministro da parte del presidente, a cui la costituzione riconosce i necessari poteri. Si veda al riguardo il famoso caso del ministro della gioventù  di cui parlammo in un nostro post ripreso anche da Marco Travaglio in un suo editoriale su Il Fatto quotidiano. La differenza è che questa volta Kagame ha voluto far conoscere le motivazioni sottostanti al provvedimento, stigmatizzando l'inefficienza che ha caratterizzato il ministero. Un fatto che in Italia sarebbe passato tranquillamente in cavalleria, in Rwanda viene gestito nei modi che abbiamo visto. Il caso del ministro silurato andrà così sicuramente ad arricchire l'aneddotica che concorrerà a consolidare l'immagine di cui il Rwanda gode su  certi media internazionali.

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