Monsignor Luciano Russo, neo nunzio apostolico in Rwanda, ha
ricevuto ieri, nella cattedrale di Aversa, l'ordinazione episcopale dalle mani
del cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato di Sua Santità. Prima del
rito dell'ordinazione, il cardinale o Bertone ha rivolto a mons. Luciano Russo
un particolare augurio per il nuovo impegnativo ed esaltante mandato che il neo
vescovo si appresta ad assumere in Rwanda. «Tra poco, tramite l'imposizione
delle nostre mani, la potenza dello Spirito si effonderà su di te. Tale potenza
ti concederà il carisma sacramentale del sommo sacerdozio e ti porrà come
successore degli apostoli; Cristo sta per invitarti a continuare la sua
missione: "Come il padre ha mandato me, così io mando voi", io mando
te. Questa è la grande rivoluzione del Vangelo, di cui il vescovo è il primo
testimone. Nelle terre d'Africa, dove tu sei chiamato a operare, la chiesa ha
una grande tradizione di annunciazione, di testimonianza, fino al martirio: in
un paese come il Rwanda, che ha conosciuto l'orrore del genocidio, il
rappresentante pontificio ha il compito di accompagnare nel cammino i sacerdoti
e i vescovi, facendosi servitore dei suoi fratelli in Cristo. Nessun timore
prevalga sulla speranza». Quello in Rwanda, ha sottolineato il porporato, è un
servizio di particolare "impegno, delicatezza e generosità. In quel Paese
africano, infatti, la Chiesa ha una grande tradizione di annunciatori,
educatori e testimoni del Vangelo, fino al martirio. Anche durante i giorni
drammatici del genocidio del 1994, così come negli anni della ricostruzione e
della rinascita, la comunità cattolica ha saputo svolgere un ruolo di primo
piano nell'offrire il suo contributo positivo ad una società inprofonda ricerca
di giustizia e di verità". Anche noi ci uniamo all'augurio del cardinal
Bertone, "Va' dunque, caro monsignor Luciano, con animo forte e sereno
dove la tua missione ti porta".
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