"Prima ancora che il diritto a emigrare, va riaffermato il diritto a non emigrare, cioè a essere in condizione di rimanere nella propria terra". Benedetto XVI


giovedì 12 aprile 2012

Ariko

Riprendiamo dall'e book Kwizera Rwanda questa curiosità.
Ariko, che nella lingua kinyarwanda significa però, è forse la parola più frequentemente presente  in qualsiasi conversazione tra rwandesi.Giocando sull’assonanza tra due parole - haricot ( fagioli in francese) e ariko ( però in knyarwanda)- si dice che in Rwanda non ci sia  pranzo senza haricot né un discorso senza ariko. Il calambour dà conto di una caratteristica del rwandese, sempre attento a infarcire i propri discorsi con prudenti distinguo – l’immancabile ariko - così da non lasciar trasparire chiaramente la propria opinione. Ne troverete traccia anche in internet. Se vi capiterà di consultare il forum di un qualche sito rwandese, vedrete come moltissime volte l'intervento inizi e prosegua proprio con un cautelativo  ariko.

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