"Prima ancora che il diritto a emigrare, va riaffermato il diritto a non emigrare, cioè a essere in condizione di rimanere nella propria terra". Benedetto XVI


lunedì 23 gennaio 2012

Le scuole confessionali primeggiano su quelle pubbliche

 Venerdì scorso sono stati resi pubblici i  risultati degli esami tenutesi nelle  scuole primarie del paese. Come per il passato è stata l’occasione per stilare una specie di classifica sul livello qualitativo delle varie scuole. Dalla verifica di tali risultati sono emersi due dati molto chiari che evidenziano come le scuole rurali siano mediamente migliori delle più blasonate scuole della capitale e come le scuole emanazione della varie confessioni presenti nel paese, con un menzione particolare per i Piccoli seminari di varie diocesi cattoliche, siano ai primi posti di tali classifiche. I due fenomeni hanno richiamato l’attenzione dei media, tanto che su The New Times di oggi viene dedicato un approfondito commento sul decadimento che ha interessato, nell’ultimo decennio, le scuole della capitale rispetto a quelle rurali, pur potendo contare  su mezzi  decisamente superiori rispetto alle scuole di villaggio e su alunni provenienti da ceti sociali con tenori di vita più elevati rispetto a quelli della campagna. Il commentatore mette poi in rilievo il livello delle scuole di emanazione della Chiesa che riescono a piazzare i loro alunni nelle prime posizioni delle varie classifiche.  Analizzando le possibili cause di questa eccellenza, viene messa in evidenza come le scuole confessionali siano ancora caratterizzate  da buoni  livelli di impegno e disciplina che sembrano mancare nelle scuole pubbliche, specie quelle della capitale dove, oltretutto, fanno la loro comparsa fenomeni negativi  quali la diffusione della droga e dell’alcool. La conclusione del commentatore suona come particolarmente elogiativa per le scuole confessionali: “Forse è giunto il momento per i responsabili politici di considerare la possibilità che  gli stessi valori che abbiamo visto nelle scuole confessionali vengano diffusi  in tutte le scuole pubbliche.  I vantaggi di una tale decisione sembrano di gran lunga superare qualunque possibile  conseguenza negativa che potrebbe conseguire”. Questo riconoscimento dovrebbe essere di stimolo per le autorità ecclesiastiche per rafforzare il loro impegno nel sistema educativo del paese, in particolare nelle scuole superiori e nelle università, per arrivare a formare dei laici capaci di recitare un ruolo significativo nella vita economica e sociale del paese.

Nessun commento: