Diocesi | Primarie senza 9 YBE | Primarie con 9 YBE | Scuole secondarie classiche | Totale Secondarie |
KABGAYI | 106 | 63 | 13 | 76 |
GIKONGORO | 62 | 37 | 5 | 42 |
BUTARE | 80 | 46 | 26 | 72 |
CYANGUGU | 69 | 38 | 10 | 48 |
NYUNDO | 160 | 80 | 17 | 94 |
RUHENGERI | 71 | 40 | 11 | 51 |
BYUMBA | 87 | 19 | 18 | 37 |
KIGALI | 93 | 24 | 13 | 37 |
KIBUNGO | 41 | 43 | 10 | 53 |
TOTALE | 769 | 390 | 123 | 513 |
"Prima ancora che il diritto a emigrare, va riaffermato il diritto a non emigrare, cioè a essere in condizione di rimanere nella propria terra". Benedetto XVI
lunedì 27 giugno 2011
Metà della scuola rwandese è gestita dalle chiese cristiane
martedì 21 giugno 2011
Visto d'ingresso meno caro e più lungo
Buone notizie per chi deve recarsi in Rwanda. Sono, infatti, entrate in vigore ieri nuove norme, in materia di immigrazione, tendenti a favorire l’afflusso di turisti e investitori in Rwanda. Tra le principali innovazioni vi è anche la riduzione del costo del visto d’ingresso da 60 a 30 dollari e il suo prolungamento da quindici a trenta giorni. Sono state altresì introdotte ulteriori facilitazioni in merito alle causali. Le norme più importanti riguardano però la falicitazione all’ingresso per investitori stranieri, intenzionati a investire nel paese, e per la manodopera qualificata; ambedue le categorie potranno ottenere un permesso di residenza temporaneo di tre anni. Altre norme riguardano la circolazione dei cittadini rwandesi e di quelli dei paesi della comunità dell’Africa Orientale, con particolare riguardo anche agli spostamenti transfrontalieri con i paesi confinanti.
lunedì 20 giugno 2011
L'amico Tony
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Paul Kagame e Tony Blair (Orinfor) |
Uno dei più grandi sponsor del Rwanda a livello internazionale è l’ex premier britannico Tony Blair.Dopo la sua uscita da Downing Street nel giugno 2007, Blair si è dedicato a una lucrosa attività di conferenziere e di consulente per istituzioni e banche ( 2 milioni di sterline annue dalla sola J P Morgan) e diversi governi, oltre che ricoprire l'incarico di inviato per la pace nel Medio Oriente, su mandato di ONU, UE, USA e Russia. Tra le tante iniziative messe in campo dall'ex premier britannico c’è anche l’Africa Governance Initiative-AGI, un’organizzazione non lucrativa che si propone di supportare i governanti africani, ai massimi livelli, per metterli nelle condizioni di guidare i loro programmi di sviluppo, affrontare la povertà radicata e attrarre gli investimenti sostenibili per la costruzione di economie forti per il futuro.Al momento, gli sforzi dell’AGI sono concentrati su tre paesi africani: Rwanda , Sierra Leone e Liberia.In Rwanda è attivo un team di una decina di esperti che dal luglio 2008 fornisce supporto continuativo alle istituzioni centrali rwandesi:alla Presidenza in materia di pianificazione strategica, di comunicazione e di identificazione delle priorità dello sviluppo, all’Ufficio del Primo Ministro in particolare per il coordinamento dell’attività di governo, al Rwanda Development Board per la promozione del settore privato e al Capacity Building Fund. Frequenti sono anche le visite dello stesso Blair che intrattiene rapporti di stretta amicizia da lunga data , fin da quando come primo ministro erogava cospicui aiuti finanziari al paese africano, con il presidente Paul Kagame che accredita in ogni favorevole occasione come "buon amico e leader visionario che ha fatto del Rwanda una storia africana di successo e un paese in movimento nella giusta direzione ad un ritmo notevole" L'obiettivo del progetto è quello di aiutare il Rwanda a realizzare la sua visione per un futuro prospero e stabile con l’affinamento delle capacità di gestione delle priorità di governo.
sabato 18 giugno 2011
Il Rwanda ai mondiali FIFA Under 17
Primi calci |
Inizia oggi in Messico la fase finale del mondiale di calcio Fifa Under 17. Tra le ventiquattro squadre ammesse c’è anche la squadra dei giovani rwandesi inserita nel girone di qualificazione con l’Uruguay, il Canada, e l’Inghilterra. La partita d’esordio, prevista per domani, oppone il Rwanda all’Inghilterra. La qualificazione del squadra delle “giovani vespe”, così è chiamata la squadra rwandese, a questo importante appuntamento sportivo è vissuta in Rwanda con molta partecipazione. I giovani componenti la squadra appartengono, infatti, alla generazione nata all’indomani del tragico 1994, per questo sono visti come i testimoni di un paese che ha saputo risollevarsi da quella tragedia, riuscendo ad imporsi all’attenzione del mondo anche nello sport. La trasferta messicana è seguita con grande interesse non solo dagli i sportivi locali; il calcio è molto seguito anche in Rwanda dove anche nei villaggi i ragazzini non si sottraggono al fascino di dare calci a una palla, magari quella tradizionale fatta solo di foglie di banano raccolte in una rete. La squadra, allenata dal francese Richard Tardy, che nelle qualificazioni africane era riuscita ad eliminare il favorito Egitto, non si fa soverchie illusioni ponendosi come massimo obiettivo di superare il girone iniziale. Comunque vada questa trasferta messicana, le giovani vespe hanno già vinto la loro partita. Le partite del mondiale Under 17 sono trasmesse nelle ore serali da Eurosport sui canali satellitari.
martedì 14 giugno 2011
Alle cooperative ci pensa l'università avventista
La carenza di conoscenze in ambito cooperativo, più volte sottolineata anche su questo blog, ha spinto l’INILAK, l'Istituto universitario indipendente degli avventisti di Kigali, ad avviare dal prossimo anno accademico uno specifico corso quadiennale di Gestione e Contabilità per le cooperative, colmando così una lacune esistente nel sistema universitario rwandese.Lo sviluppo arriva nel momento in cui anche il governo ha messo l'accento sulla promozione di forme cooperative come un modo per favorire lo sviluppo.Il Rettore dell’ INILAK, Dr. Jean Ngamije, ha detto che il corso è stato introdotto per aiutare a fornire le competenze necessarie per la corretta gestione delle numerose cooperative esistenti nel paese, molte delle quali non riescono a sopravvivevere o non sono profittevoli come dovrebbero, proprio per la mancanza di adeguate competenze gestionali. A fianco del corso quadriennale sono previsti anche corsi brevi rivolti agli addetti attualmente impegnati nelle cooperative esistenti, che potranno così apprendere i principi base per gestire in maniera corretta le cooperative di appartenenza.
Le necessità formative in ambito cooperativo più volte sollevate dall’Associazione Kwizera, alle prese con iniziative associative miranti a dar vita a cooperative, forse troveranno un interlocutore presso l’Istituto avventista di Kigali.Peccato, sarebbe stato più comodo poter operare con l’Istituto politecnico di Byumba. Bisognerà farsene una ragione.
lunedì 13 giugno 2011
Il Rwanda apre al nucleare
In controtendenza a quanto fatto da altri parlamenti, in particolare occidentali, il parlamento rwandese ha adottato, nei giorni scorsi, un progetto di legge che autorizza l’uso dell’energia nucleare e che sarà promulgato entro tre mesi dal presidente. Non pensiamo certo che il Rwanda si metta a costruire centrali nucleari fer far fronte al proprio bisogno di elettricità; non ne avrebbe i mezzi finanziari necessari. La decisione, apparentemente sorprendente, è in realtà correlata alla ratifica del trattato dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (AIEA) per l'uso civile dell'energia nucleare. Più prosaicamente è forse in tale ratifica che va ricercata la reale motivazione che ha mosso la decisione del parlamento; infatti l'adesione all'AIEA consente al Rwanda di accedere a un finanziamento di 70 milioni di dollari erogati dalla stessa Agenzia e che potranno essere utilizzati in investimenti anche al di fuori dello specifico ambito dell'energia.
giovedì 9 giugno 2011
I campi dei batwa di Kibali danno le prime patate
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domenica 5 giugno 2011
Quando l'uso di internet serve per controbattere le critiche di Amnesty
Non sono piaciute alle autorità rwandesi le critiche che negli ultimi giorni due Ong internazionali, Human Rights Watch e Amnesty International, hanno mosso, rispettivamente, ad alcune criticità emerse dall’esperienza dei tribunali gacaca e alle limitazioni ancora presenti in merito alla libertà di espressione, in particolare per quanto attiene la libertà dei media. Nel criticare l'intervento di Amnesty International, l’editoriale odierno del Sunday Times introduce un argomento d'indubbio interesse.
Dopo aver respinto le critiche, ritenute partigiane e imputabili alla scarsa conoscenza della realtà rwandese e alle mancate specifiche ricerche sul campo, l’editorialista sottolinea le conquiste che l’amministrazione rwandese avrebbe conseguito sulla via dello sviluppo economico e della riconciliazione nazionale, anche grazie alle numerose leggi introdotte dai rappresentanti parlamentari liberamente espressi dai rwandesi.
In particolare, sottolinea come lo sforzo del governo per sviluppare la diffusione di internet e il suo accesso da parte dei rwandesi, con il proliferare dei social network, dovrebbe risultare la migliore smentita all’accusa mossa da Amnesty International circa la volontà di soffocare la libertà di parola tra i rwandesi. Indubbiamente, l’argomento è dialetticamente efficace nel controbattere le tesi di Amnesty; tuttavia solo il tempo ne può confermare la solidità difensiva. Allo stato attuale, infatti, l'accesso a internet è ancora abbastanza contenuto e prevalentemente concentrato nella capitale. La controprova sul reale libero accesso a internet si avrà quando la rete e la diffusione dei social network raggiungeranno sempre più ampi strati della società rwandese, compresa quella delle campagne. Quando il fenomeno, grazie anche alla fibra ottica arrivata anche nei villaggi, avrà raggiunto una diffusione consistente, come si comporteranno le autorità?
Lasceranno libero sfogo alla voglia di conoscere e di dibattere degli internauti rwandesi o mutueranno dai cinesi metodi sofisticati di controllo suinternet per limitare la capacità di contagio in termini di domanda di libertà che la rete inevitabilmente porta con sè? Solo la risposta a questa domanda dirà della fondatezza dell'argomento portato oggi dall'editorialista del Sunday Times per controbattere le critiche di Amnesty.
mercoledì 1 giugno 2011
I ragazzi della prima Comunione di Sagnino per i loro coetanei rwandesi
Don Paolo e Don Alessandro |
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