"Prima ancora che il diritto a emigrare, va riaffermato il diritto a non emigrare, cioè a essere in condizione di rimanere nella propria terra". Benedetto XVI


lunedì 22 novembre 2010

Salviamo Asia Bibi

Asia Bibi
In Pakistan,  una donna cristiana di 45 anni, Asia Bibi, madre di cinque figli, è stata condannata a morte per blasfemia il 7 novembre scorso. Un tribunale del Punjab ha sentenziato che la donna, una lavoratrice agricola, ha offeso il profeta Maometto. In realtà, Asia Bibi è stata dapprima offesa come “impura” (perché non islamica); poi ha difeso la sua fede cristiana di fronte alle pressioni delle altri lavoranti musulmane. Il marito di una di loro, l’imam locale, ha deciso di lanciare l’accusa e denunciare la donna, che è stata prima picchiata, poi imprigionata e infine, dopo un anno, condannata all'impiccagione.
Il mondo si sta mobilitando per fermare questa atrocità.
Chi volesse aderire alla campagna può scrivere un messaggio  all’indirizzo di posta elettronica salviamoasiabibi@tv2000.it.
E' possibile inviare direttamente i messaggi all’indirizzo del presidente pakistano: publicmail@president.gov.pk
Albe Rwandesi aderisce con convinzione a questa campagna a favore della grazia per la signora Asia Bibi, la cui unica colpa è di essere cristiana.
Per saperne di più clicca qui.

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