"Prima ancora che il diritto a emigrare, va riaffermato il diritto a non emigrare, cioè a essere in condizione di rimanere nella propria terra". Benedetto XVI


martedì 21 settembre 2010

Benedetto XVI raccoglie estimatori anche in Rwanda

Sotto il titolo "E' la Sua una voce solitaria nel deserto?" l'editorialista de The New  Times, Joseph Rwagatare, commenta  in termini elogiativi il recente viaggio di  S.S. Benedetto XVI in Gran Bretagna, pervenendo alla conclusione, riportata qui di seguito, che testimonia l'attenzione con cui, anche in Rwanda, viene seguito questo pontificato.
"Papa Benedetto XVI è stato sfavorevolmente messo a confronto al suo predecessore, Giovanni Paolo II. Quest'ultimo è stato visto come un Papa attivista che ha contribuito a  smantellare il totalitarismo. Egli era nel campionato delle mega stelle che attirano folle ai loro grandi eventi. Il Papa attuale non è un attivista politico, poteva anche sembrare schivo e umile , ma ha un fuoco singolare che forse ha un'altrettanto notevole influenza sulla politica mondiale.Il suo obiettivo  sembra ora quello di combattere il ritorno al laicismo e di riaffermare i valori spirituali. C'erano timori , all'inizio del pontificato di Benedetto XVI, che potesse essere una voce solitaria nel deserto del secolarismo senza coscienza. Ora ci sono molti che hanno già rivisto tale opinione. Si spera che questi valori toccheranno alcuni tra i singoli e le organizzazioni che cercano di ordinare il mondo secondo i propri desideri (forse deplorevoli ?) e farli lavorare per il benessere di tutti i cittadini di questo mondo che noi condividiamo".

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