"Prima ancora che il diritto a emigrare, va riaffermato il diritto a non emigrare, cioè a essere in condizione di rimanere nella propria terra". Benedetto XVI


sabato 1 maggio 2010

Il PAM dà una mano agli agricoltori di Gatsibo

Il Programma Alimentare Mondiale (PAM), in collaborazione con il governo giapponese, ha stanziato 1 milione di dollari per acquistare mais nel distretto di Gatsibo, che servirà per alimentare i profughi dentro e fuori del paese.In un primo momento il PAM ha acquistato 400 tonnellate di mais dalla Cooperativa Unione di Gatsibo (MAPROCUGA): solo una minima parte del raccolto complessivo effettuato in zona. Tutta la fase riguarderà i quartieri di Gatsibo, Bugesera, Kirehe e Nyagatare.  La notizia attenua le preoccupazioni che si erano diffuse una quindicina di giorni fa circa le difficoltà incontrate dagli agricoltori a vendere la loro produzione di mais, come riferito diffusamente dall'agenzia di stampa rwandese RNA, che affronta il problema evidenziando anche talune criticità cui vanno incontro le famiglie degli agricoltori. Per leggere l'articolo della RNA clicca qui.Nell’ambito della pianificazione agricola che le autorità stanno perseguendo, una  parte della provincia orientale in cui si trova Gatsibo è appunto destinata alla coltivazione intensiva del mais, così come altre zone del paese sono chiamate a curare altre coltivazioni, soppiantando le precedenti, effettuate in una logica di sostentamento a livello familiare, con tutti i pro e i contro del caso che simili scelte implicano. Tutti hanno tirato un sospiro di sollievo, a cominciare dalle autorità locali per finire agli agricoltori. In questo senso vanno interpretate le parole di soddisfazione espresse dal vice sindaco, incaricato degli affari economici, Nicolas Rwaka, che rappresentava il governo, che ha ringraziato il PAM e il governo giapponese per il sostegno offerto agli agricoltori locali per ottenere uno sbocco commerciale per i loro prodotti agricoli. Analogamente il signor, Alexandre Ndererimana, membro del MAPROCUGA, ha sottolineato la tempestività dell’intervento che ha consentito di trovare uno sbocco commerciale al loro mais, riuscendo a venderlo a 120 Rwf al kilo, a fronte di un prezzo iniziale di 100 Rwf.

Nessun commento: