"Prima ancora che il diritto a emigrare, va riaffermato il diritto a non emigrare, cioè a essere in condizione di rimanere nella propria terra". Benedetto XVI


lunedì 28 settembre 2009

La carestia in Africa orientale non sembra toccare il Rwanda

L’allarme lanciato nelle settimane scorse dalla FAO circa il rischio che l’Africa orientale possa andare incontro a carenze di alimentari a causa di una carestia che sta interessando la zona, riducendo di molto i raccolti agricoli, sembra non preoccupare le autorità rwandesi.Secondo l'agenzia delle Nazioni Unite circa 20 milioni di persone nella regione, in particolare in Uganda, Kenya e Etiopia hanno già ricevuto aiuti alimentari;peraltro, il numero potrebbe aumentare nei prossimi mesi con il coinvolgimento di altre parti della regione. Per quanto riguarda il Rwanda, secondo le autorità di Kigali, il notevole miglioramento della produzione agricola del paese, che nella stagione 2009 tra febbraio e giugno è salita del 6,5 per cento rispetto alla stessa stagione nel 2008, garantisce buone disponibilità di scorte agricole e dovrebbe essere quindi scongiurato qualsiasi pericolo di scarsità di cibo. I risultati conseguiti dipendono dall’introduzione di sementi migliorate e di fertilizzanti chimici. Per esempio per il mais si è introdotta una nuova varietà chiamata SC514 che può produrre tra le 5 e 9 tonnellate per ettaro, che ha portato a un aumento, nell’ultima stagione, della produzione del 108%.Nel complesso le autorità attribuiscono irisultati ottenuti nella produzione al miglioramento del rendimento: si parla di aumenti del 38 per cento per il riso, del 14 per cento per il grano e del 17 per cento per il sorgo.

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