"Prima ancora che il diritto a emigrare, va riaffermato il diritto a non emigrare, cioè a essere in condizione di rimanere nella propria terra". Benedetto XVI


sabato 12 settembre 2009

La bicicletta


La bicicletta è di gran lunga il mezzo di trasporto più diffuso in Rwanda, soprattutto in campagna.
Fà da mezzo di trasporto per le persone e per le merci. Lungo le strade sterrate che s'inerpicano sulle colline è frequente incontrare biciclette che fanno da taxi, con il passeggero accomodato sul sellino posto sulla ruota posteriore e il guidatore impegnato a pigiare sui pedali nei tratti in cui la pendenza lo permette. Quando la salita si fa più dura si scende e si spinge, salvo poi recuperare quando si scollina e ci si tuffa in discese mozzafiato, anche quando la strada è sterrata. L'abilità dei guidatori è fuori discussione! Sui pochissimi tratti in asfalto sembrano ciclisti professionisti.
Mancando, in Rwanda come in moltissimi altri paesi africani della fascia equatoriale, qualsiasi animale da soma ( il cui mantenimento è ritenuto troppo oneroso in termini di alimentazione) la bicicletta è in pratica l'unico mezzo a disposizione degli abitanti dei villaggi per trasportare merci. E' per questo che sulle strade s'incontrano biciclette stracariche di caschi di banane, di sacchi di fagioli o di farina, di casse di birra e di tanto altro.
Le bicilette, caricate all'inverosimele, non possono più essere condotte dal guidatore ma solo spinte.
A volte si vedono anche dei carichi molto particolari. Avete provato a contare quante galline ci sono sul sellino di questa bicicletta?

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