"Prima ancora che il diritto a emigrare, va riaffermato il diritto a non emigrare, cioè a essere in condizione di rimanere nella propria terra". Benedetto XVI


giovedì 1 maggio 2008

Cinque per mille: un esempio di sussidarietà


In questi giorni sui media è martellante la campagna volta a richiedere al cittadino contribuente la destinazione del “cinque per mille” dell’Irpef versata all’erario a favore di organismi impegnati nei campi più svariati. Con l'occasione noi promuoviamo l'Ass. Kwizera Onlus. Questo meccanismo, che ha visto la luce nella legge finanziaria 2006 per una felice intuizione dell'allora ministro dell'Economia Giulio Tremonti, mira a dare più libertà di scelta ai cittadini: poter destinare direttamente, anche se in piccola percentuale, i propri tributi alle iniziative di volontariato e di ricerca scientifica.Si tratta di un modo concreto di attuare la sussidiarietà, uno dei principi fondamentali della dottrina sociale della Chiesa, consentendo ai diversi corpi sociali intermedi di poter svolgere direttamente ciò che sono in grado di fare autonomamente e spesso meglio del soggetto pubblico, nei diversi campi in cui l’impegno di questi organismi si estrinseca. Tante Onlus impegnate a favore delle popolazioni più bisognose possono così trarre da questa fonte di finanziamento ulteriore linfa finanziaria per il loro impegno. Dopo che nelle ultime due finanziarie del governo uscente ( in cui peraltro erano presenti diversi cattolici sedicenti "adulti" ) questa norma ha rischiato di non essere riconfermata, a conferma che certi riflessi pavloviani di chi ha una concezione statalista sono duri a morire, c’è un impegno da parte della nuova maggioranza di far diventare questo strumento legge dello stato sottraendolo all’aleatorietà di un suo annuale mercanteggiamento per l’inserimento nella legge finanziaria.

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