Nelle Considerazioni finali lette mercoledì, il Governatore della Banca d'Italia, Vincenzo Visco, invocavava tra le riforme necessarie a far ripartire l'Italia la necessità di "ridurre i tempi della giustizia". In Rwanda, ci provano.
Da ieri 1 giugno, in tutti i tribunali rwandesi ha iniziato
ad operare il Sistema Integrated Electronic Case Management (IECMS), messo a punto a partire dal 2015 dalla società americana, Synergy International Systems, che consente la gestione digitale dei casi giudiziari, la cui documentazione sarà tutta consultabile on-line dalle diverse parti in causa.
Lanciato nel gennaio 2016, in un progetto pilota nella capitale Kigali, l'IECMS ha dimostrato la propria efficacia nella gestione delle pratiche giudiziarie, consentendo ai tribunali di affrontare la questione dell'accumulo di arretrato, velocizzando i tempi, evitando duplicazioni di atti e riducendo significativamente i costi operativi.
Tutte le persone interessate a un caso possono accedere al relativo fascicolo processuale utilizzando la piattaforma https://iecms.gov.rw/en/, il cui utilizzo è spiegato su su YouTube. Secondo il portavoce della magistratura, Emmanuel Itamwa Mahame, il sistema oltre a rendere più efficace l'intera macchina giudiziaria, "riduce i rischi di corruzione", riducendo al minimo i contatti personali con i giudici preposti alla causa.
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