"Prima ancora che il diritto a emigrare, va riaffermato il diritto a non emigrare, cioè a essere in condizione di rimanere nella propria terra". Benedetto XVI


martedì 22 novembre 2016

Merkel african style: pronta al quarto mandato

Deve aver suscitato qualche sorriso beffardo sul viso di tanti autocrati africani la notizia che la cancelliera tedesca, Angela Merkel, ha sciolto la riserva decidendo di candidarsi nel 2017 per la quarta volta a cancelliera, naturalmente al solo scopo di“continuare a servire ancora per quattro anni la Germania” . E’ dal novembre del 2005, quando l'allora 51enne leader della Cdu, il partito cristiano-democratico tedesco, fu chiamata a formare il suo primo governo, che non ha più lasciato la sua poltrona. Seppur in un contesto costituzionale totalmente diverso dotato di pesi e contrappesi, dove peraltro i cancellieri precedenti sono stati al potere anche 16 anni di seguito, siamo in presenza di una cancelliera che è al potere da un lasso di tempo inferiore  di solo due anni a quello del presidente rwandese, ma anche di altri esponenti africani.Di fronte a questo esempio proveniente da una delle democrazie dell’occidente, risulta meno facile, per lo meno agli occhi degli interessati e magari della loro gente, impartire lezioni di democrazia a quegli autocrati africani che brigano per togliere, naturalmente passando al vaglio elettorale della propria gente,  dalle rispettive costituzioni i limiti ai mandati presidenziali, magari complessivamente inferiori alla durata in carica della dama di ferro tedesca. D’altronde, anche per la Merkel,  proprio come per i suoi colleghi africani, la parola d’ordine è sempre la stessa: come può andare avanti il paese in questi momenti difficili senza di me che ho ancora molto da dare alla mia gente?
Naturalmente abbiamo scherzato....... ma non troppo!

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