"Prima ancora che il diritto a emigrare, va riaffermato il diritto a non emigrare, cioè a essere in condizione di rimanere nella propria terra". Benedetto XVI


giovedì 18 settembre 2014

Improvvise "dimissioni" del presidente del senato rwandese

Ieri si è improvvisamente dimesso, per ragioni personali, il  presidente del Senato rwandese, Jean-Damasceno Ntawukuliryayo, la seconda carica dello Stato. In realtà, le dimissioni sono giunte dopo una petizione di 15 senatori che contestavano il suo modo troppo personalistico di guidare i lavori del senato, ritenuto dai richiedenti non conforme a un corretto processo decisionale che dovrebbe caratterizzare i lavori parlamentari. Le dimissioni sono state accettate all’unanimità. Non sembra secondario il  fatto che  a motivare la richiesta di dimissioni sia stato  Tito Rutaremara, un esponente di spicco del partito di governo, FPR. Secondo quanto riferisce l’agenzia RFI, sulla base di un documento distribuito ai giornalisti, l'ex presidente del Senato è anche accusato dai suoi colleghi di cattiva gestione del denaro pubblico e incontro con  diplomatici stranieri senza informare il suo ufficio. Un tale contesto ha fatto avanzare a qualcuno il dubbio che più che di dimissioni si debba parlare di dimissionamento.Jean-Damasceno Ntawukuliryayo è esponente del partito socialdemocratico rwandese, uno dei partiti che collaborano con il FPR, e in passato ha ricoperto diversi incarichi ministeriali, mentre nelle ultime elezioni presidenziali del 2010 aveva  "sfidato" Paul Kagame, dando una parvenza di competizione ma in realtà  riportando solo un modesto 4,9% dei voti. 

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