E’ stato rilasciato nei giorni scorsi il Secondo il
Rapporto sulla competitività globale 2014-2015 pubblicato dal World Economic
Forum. Nella sua valutazione annuale dei fattori che determinano la
produttività e la prosperità, la relazione individua grandi differenze
nell'attuazione delle riforme strutturali tra le regioni e livelli sviluppo
come la sfida principale da superare per raggiungere una crescita economica
sostenibile.In particolare evidenzia come l'innovazione e la gestione dei
talenti siano due settori in cui leader dei settori pubblico e privato devono
lavorare insieme per raggiungere un migliore sviluppo economico sostenibile e
inclusivo. Nella classifica del World Competitiveness Index (GCI), che copre
144 economie, il Rwanda si posiziona al 62° posto con un punteggio di 4,3.
Andando a indagare nel dettaglio dei vari parametri presi in esame, come
illustrati nella scheda consultabile qui, si notano i punti di forza e di debolezza. Tra i primi va
sottolineato il 18° posto, sui 144 paesi presi i esame, che viene riconosciuto
al Rwanda per quanto attiene l’apparato istituzionale, inteso come quadro giuridico e amministrativo all'interno del quale individui, imprese e governo interagiscono per generare ricchiezza, con punti di vera e
propria eccellenza per quanto attiene il basso livello di corruzione, l’efficienza
del governo, la correttezza nella gestione dei fondi pubblici, la sicurezza per
gli investitori e il basso livello di criminalità. Di rilievo risulta anche l’efficienza del mercato del lavoro. Punti di
debolezza riguardano invece l’apparato
infrastrutturale, la dimensione del mercato, l’innovazione, l’educazione e la
formazione superiore. Per tutti i parametri presi in esame, con la ovvia sola
dimensione del mercato, il Rwanda evidenzia risultati migliori del resto dell’Africa
sub sahariana.
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