Con una certa cadenza, quasi
stagionale, assistiamo a periodiche purghe all’interno delle forze armate
con messa in quiescenza forzata di
ufficiali delle forze armate rwandesi, piuttosto che di veri e propri arresti a
fronte di specifici atti d’accusa per attività volte alla destabilizzazione
dell’ordine costitutito. Da ultimo è il caso di tre ufficiali arrestati nei
giorni scorsi per presunto coinvolgimento in un complotto per minare la
sicurezza dello Stato. Come riferisce la BBC, sulla base anche di notizie
ufficiali date dalle Forze armate, si tratta dell’ex comandante della guardia presidenziale, colonnello
Tom Byabagamba, oltre che del generale in pensione, Frank Rusagara, e del capitano
David Kabuye. Questi sono gli ultimi casi; si devono però ricordare i casi dell'attuale capo dei servizi segreti stranieri, generale Karake
Karenzi, posto agli arresti domiciliari per più di un anno e quello ben più importante dell'ex capo di stato maggiore delle forze armate,
il tenente-generale Faustin Kanyumba Nyamwassa, con un certo seguito all'interno dell'esercito, accusato di complottare per rovesciare il regime di Kigali e costretto all'esilio in Sud
Africa, dove è stato anche vittima di un attentato alla vita a cui è sopravvissuto dopo aver subito gravi ferite.
Sembra di assistere ad atti volti a tenere alto il livello d’attenzione
all’interno delle forze armate, dove
potrebbero annidarsi veri e propri focolai di opposizione, allo stato dei fatti
e delle forze in campo, l’unica veramente in grado di turbare agli attuali
vertici del paese.
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