"Prima ancora che il diritto a emigrare, va riaffermato il diritto a non emigrare, cioè a essere in condizione di rimanere nella propria terra". Benedetto XVI


martedì 19 agosto 2014

Il pastore americano Rick Warren per una settimana “primate” di Rwanda

Rick Warren con Paul Kagame ( foto da Christian Post)
Il famoso pastore protestante americano Rick Warren, fondatore  di una delle chiese più grandi degli Stati Uniti, la Saddleback Community Church di Lake Forest in California, nonché prolifico scrittore di best seller cristiani, tra cui la sua guida al ministero della chiesa e l'evangelizzazione "The Purpose Driven Church" (tradotto in italiano con il titolo: "La Chiesa Condotta da Propositi") e "The Purpose Driven Life" (tradotto in italiano come: "La Vita con uno Scopo"), di cui sono state vendute 30 milioni di copie, si può dire che per una settimana abbia recitato il ruolo di “primate” religioso del Rwanda. Di idee tradizionali sui temi più sensibili, Warren ha affascinato molti governanti - Obama lo chiamò a officiare la parte religiosa del suo insediamento presidenziale - compreso il presidente rwandese Paul Kagame che, affascianato nel 2004 dal suo libro The Purpose Driven Life, lo chiamò a far parte del Consiglio consultivo presidenziale. Da allora Warren è un assiduo frequentatore del Rwanda dove con il programma PEACE  volto a promuovere la riconciliazione, formare i leaders, assistere i poveri, curare i malati ed educare la prossima generazione, ha promosso diverse inziative umanitarie in diversi campi, grazie anche all’invio in Rwanda di circa 2000 Ministri della Pace, attorno ai quali si è andata creando una rete di chiese locali. Il pastore Warren ha cominciato la sua settimana lunedi con l’ annuncio, in una conferenza stampa, che il Rwanda ospiterà nell’agosto 2015 un raduno senza precedenti di pastori e leader della chiesa di tutte le 54 nazioni africane nell'All Africa Purpose Driven Church Congress, per proseguire martedì, quando a presieduto l'incontro Leaders’ Fellowship che ha visto confluire su Kigali un centinaio di leader da oltre 30 paesi africani, oltre che dalla Russia, l'India e gli Stati Uniti, a cui ha rivolto un importante discorso lo stesso presidente Paul Kagame, soffermandosi sulla leadership e sui progressi messi a segno dal popolo rwandese. Il clou è stato domenica nel terzo  'Rwanda Shima Imana' l’incontro di ringraziamento per la riconciliazione, giornata istituita dallo stesso Warren che vorrebbe trasformarla in giornata di festa nazionale, tenutosi allo stadio Amahoro alla presenza di migliaia di persone e dei leader stranieri presenti in Rwanda per il Leaders’ Fellowship.
Nell’occasione il pastore americano ha tenuto un intervento dalle forti valenze politiche in cui ha lodato la  leadership del paese, capace di  portare avanti un processo di riconciliazione e di progresso istituzionale ed economico che ha permesso al Rwanda di riprendersi dopo  il genocidio del 1994, quando tutto il mondo lo dava per fallito. Così che  “ molti paesi ora guardano al Rwanda come esempio. Proprio come Dio ha fatto nella ricostruzione d’Israele, Egli sta facendo lo stesso in Rwanda  oggi - e dobbiamo ringraziarlo per questo, " fino ad arrivare a sostenere che il "Rwanda non è solo un modello economico, ma un modello spirituale. Può avere poca terra, ma le persone hanno i più grandi cuori del mondo. " Ha quindi auspicato che le tre componenti su cui si regge una nazione -un governo funzionante, un settore imprenditoriale forte e una chiesa seria e responsabile- possano collaborare per la pace e lo sviluppo duraturi.Si direbbe un discorso da “primate” di quella che potrebbe definirsi una chiesa nazionale ufficiale. Un’idea  accarezzata in passato dall'attuale leadership rwandese e forse mai del tutto tramontata. 

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