Rick Warren con Paul Kagame ( foto da Christian Post) |
Il famoso pastore protestante americano Rick Warren,
fondatore di una delle chiese più grandi
degli Stati Uniti, la Saddleback Community Church di Lake Forest in California,
nonché prolifico scrittore di best seller cristiani, tra cui la sua guida al
ministero della chiesa e l'evangelizzazione "The Purpose Driven
Church" (tradotto in italiano con il titolo: "La Chiesa Condotta da
Propositi") e "The Purpose Driven Life" (tradotto in italiano
come: "La Vita con uno Scopo"), di cui sono state vendute 30 milioni
di copie, si può dire che per una settimana abbia recitato il ruolo di “primate”
religioso del Rwanda. Di idee tradizionali sui temi più sensibili, Warren ha
affascinato molti governanti - Obama lo chiamò a officiare la parte religiosa
del suo insediamento presidenziale - compreso il
presidente rwandese Paul Kagame che, affascianato nel 2004 dal suo libro The
Purpose Driven Life, lo chiamò a far parte del Consiglio consultivo
presidenziale. Da allora Warren è un assiduo frequentatore del Rwanda dove con
il programma PEACE volto a promuovere la
riconciliazione, formare i leaders, assistere i poveri, curare i malati ed
educare la prossima generazione, ha promosso diverse inziative umanitarie in
diversi campi, grazie anche all’invio in Rwanda di circa 2000 Ministri della
Pace, attorno ai quali si è andata creando una rete di chiese locali. Il pastore
Warren ha cominciato la sua settimana lunedi con l’ annuncio, in una conferenza
stampa, che il Rwanda ospiterà nell’agosto 2015 un raduno senza precedenti di
pastori e leader della chiesa di tutte le 54 nazioni africane nell'All Africa Purpose Driven Church Congress,
per proseguire martedì, quando a presieduto l'incontro Leaders’
Fellowship che ha visto confluire su Kigali un centinaio di leader da oltre 30
paesi africani, oltre che dalla Russia, l'India e gli Stati Uniti, a cui ha
rivolto un importante discorso lo stesso presidente Paul Kagame, soffermandosi
sulla leadership e sui progressi messi a segno dal popolo rwandese. Il clou è
stato domenica nel terzo 'Rwanda Shima
Imana' l’incontro di ringraziamento per la riconciliazione, giornata istituita
dallo stesso Warren che vorrebbe trasformarla in giornata di festa nazionale, tenutosi allo stadio Amahoro alla presenza di migliaia di
persone e dei leader stranieri presenti in Rwanda per il Leaders’ Fellowship.
Nell’occasione
il pastore americano ha tenuto un intervento dalle forti valenze politiche in
cui ha lodato la leadership del paese, capace
di portare avanti un processo di
riconciliazione e di progresso istituzionale ed economico che ha permesso al Rwanda di riprendersi dopo il genocidio del 1994, quando tutto il mondo lo dava per
fallito. Così che “ molti paesi ora guardano al Rwanda come esempio. Proprio
come Dio ha fatto nella ricostruzione d’Israele, Egli sta facendo lo stesso in
Rwanda oggi - e dobbiamo ringraziarlo
per questo, " fino ad arrivare a sostenere che il "Rwanda non è solo
un modello economico, ma un modello spirituale. Può avere poca terra, ma
le persone hanno i più grandi cuori del mondo. " Ha quindi
auspicato che le tre componenti su cui si regge una nazione -un governo
funzionante, un settore imprenditoriale forte e una chiesa seria e responsabile-
possano collaborare per la pace e lo sviluppo duraturi.Si direbbe un discorso
da “primate” di quella che potrebbe definirsi una chiesa nazionale ufficiale.
Un’idea accarezzata in passato dall'attuale leadership rwandese e forse mai del tutto tramontata.
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