"Prima ancora che il diritto a emigrare, va riaffermato il diritto a non emigrare, cioè a essere in condizione di rimanere nella propria terra". Benedetto XVI


sabato 18 febbraio 2012

Prosegue la sfida dei batwa di Kibali

Campi coltivati a Kibali
La comunità batwa di Kibali prosegue nel suo percorso di riscatto. Dopo essersi adattata  in maniera sorprenedentemente positiva alle nuove abitazioni realizzate dall'Ass. Kwizera, che ha destinato ad ognuno dei 47 nuclei  familiari un piccola casa in muratura che ha sostitutito le misere capanne in cui vivevano precedentemente, la comunità ha accettato di buon grado anche di raccogliere  la sfida di mettere a coltivazione i terreni circostanti il villaggio, terrazzati con un intervento sempre dell'Ass. Kwizera.Già l'anno scorso, dopo un corso formativo curato dall'agronomo della fattoria di Nyinawimana, Michel Habakurama, si erano ottenuti i primi raccolti di patate.Il "miracolo" si è ripetuto anche nella nuova stagione. Pur in presenza di un andamento climatico particolarmente sfavorevole, che ha portato a un raccolto inferiore rispetto a quello dell'anno precedente, nei giorni scorsi sono stati raccolti 6.565 kg di patate ( l'anno scorso erano7.500) su una superficie di un ettaro.Un terzo del raccolto è stato distribuito tra le famiglie che hanno aderito al programma ( 54 kg per ogni famiglia), un terzo è stato venduto ( 2000 kg ) per un ricavo di 260.000 Frw, di cui metà suddiviso tra i partecipanti e metà accantonato per utilizzi futuri, 2500 kg sono, infine stati destinati alla semina nella prossima stagione.Per ripercorrere  quanto fatto presso la comunità dei batwa di Kibali, vai a pag. 129 dell' e book Kwizera Rwanda.

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